Il nuovo asfalto di Silverstone è stato completato solo pochi giorni fa e si presenta estremamente scuro e scivoloso. Diversi piloti sono andati in testacoda o fuori pista in FP1, mentre in FP2 c’è stata parecchia evoluzione del tracciato. Nonostante l’assenza di grip, in entrambe le sessioni sono stati migliorati i precedenti riferimenti del 2018, con oltre 8 decimi in meno per il miglior tempo di FP2, a parità di mescola. Pierre Gasly (Red Bull) ha ottenuto il miglior tempo in FP1 poco prima della fine della sessione, mentre in FP2 il più veloce è stato Valtteri Bottas (Mercedes): entrambi su soft.
Il nuovo asfalto è molto più liscio rispetto al precedente, anche se rimangono alcuni dossi. Anche nel 2018 l’asfalto era nuovo, ma presentava una superficie più irregolare e non drenante. Per questo motivo il circuito è stato interamente riasfaltato. Oggi le temperature sono state piuttosto elevate, con oltre 40° asfalto in FP2, anche se un po’ di pioggia e folate di vento hanno caratterizzato la prima sessione di libere. La pista è rimasta quasi completamente asciutta in FP1 nonostante la pioggia leggera, ma quattro Team hanno comunque provato i Cinturato Green intermediate. La riasfaltatura ha modificato anche l’inclinazione di alcune curve ed in diversi punti si è creato uno scalino tra il vecchio ed il nuovo asfalto. Sono stati posti anche dei dissuasori sull’esterno di alcuni cordoli per impedire ai piloti di andare fuori pista. Date queste caratteristiche, mantenere la traiettoria ideale è ancora più fondamentale. Il divario attuale tra soft e medium è di circa 7 decimi al giro, mentre quello tra medium e hard è più difficile da definire.
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 E CAR RACING: “Il tema del giorno è sicuramente l’evoluzione del tracciato, caratterizzato da un nuovo asfalto scivoloso: un’incognita per i Team in queste prime prove libere, così come le inclinazioni di alcune curve, modificate rispetto al 2018. Per questi motivi abbiamo visto più errori del solito, soprattutto questa mattina, nel tentativo di trovare la traiettoria ideale. Nessuno finora aveva mai girato su questo tracciato completamente riasfaltato, quindi oggi è stato fondamentale ottenere il maggior numero di dati possibili, anche se è piuttosto difficile avere un quadro preciso della situazione, compresi i divari tra le mescole, a causa della continua evoluzione della pista. Nonostante alcune interruzioni in FP1, i Team sono riusciti a centrare l’obiettivo, con tempi sul giro più veloci rispetto al 2018, su una pista che presentava molti più dossi”.
Redazione MotoriNoLimits