Nel post-gara del GP d’Austria, il Team Principal della Ferrari Mattia Binotto ha parlato a caldo ai microfoni di Sky Sport F1.
Sull’ultimo sorpasso, in una gara dominata da Leclerc. Rabbia?
Rabbia no, perché siamo ancora under investigation, credo non si sia conclusa, al contrario siamo fiduciosi nell’attesa del riscontro dei giudici e degli stewards. Il regolamento per noi parla chiaro, almeno questa volta è chiaro, gli elementi sono chiari, siamo fiduciosi, ci dispiace che il podio non sia stato festeggiato con Charles sul gradino più alto.
Pensi che i giudici cerchino di capire le varie situazioni e la dinamica?
Dopo il Canada ne abbiamo parlato tanto, è ora di cambiare l’approccio ma per il momento i regolamenti sono questi. Ci sono tutti gli elementi per una decisione semplice. Aspettiamo fiduciosi, aspettiamo l’esito, non possiamo fare altro.
Sulla Red Bull
Il ritmo di Verstappen si è visto molto presto, quando ha cambiato le gomme. Sulle gomme più dure era maggiormente a suo agio.
Su Vettel
Dispiace per Seb, per i pit stop c’è stato un problema con la radio che non ha passato il messaggio, i meccanici si sono visti rientrare la macchina, alcuni di loro hanno sentito ma non tutti, questo ha fatto perdere tempo prezioso. Per il resto Seb ha fatto anche lui una bella gara, con le gomme dure ha attaccato e spinto, le ha usurate velocemente. Non era una strategia voluta a tavolino, è stato frutto della situazione e di come si è costruita.
Pensi che essere al Red Bull Ring, possa influenzare?
Speriamo di no perché le regole sono regole.
Sulla vulnerabilità della Mercedes
Noi l’abbiamo vista vulnerabile in Bahrein, a Baku, in Canada. Oggi non era una pista che si adattava ai loro problemi di questo weekend. Ogni gara è una storia da raccontare e oggi è stata una bella gara.
Peserà il fatto di essere al Red Bull Ring o peserà di più tutte le polemiche dei tantissimi tifosi che invocavano più battaglie nella decisione dei giudici?
I giudici devono essere esterni a questi fattori e giudicare quel che ritengono giusto. Lo hanno fatto in Canada, noi rispettiamo la decisione finale, ci era sembrato irrispettoso il fatto di non avere accolto nuovi elementi ma questo non significa non rispettare il giudice per come poi agisce. Oggi sono nella loro stanza e spero non guardino troppo fuori, per noi i regolamenti sono chiari.
Redazione MotoriNoLimits