Lewis Hamilton ha conquistato la pole position del GP di Francia, con il miglior tempo in 1.28.319s ottenuto su C4 soft che vale anche il nuovo record assoluto del Circuit Paul Ricard, con temperature asfalto decisamente elevate. Il pilota Mercedes ha superato il Q2 su C3 medium e partirà con questa mescola, così come altri sette piloti nella top 10.
Hamilton ha ricevuto il terzo Pirelli Pole Position Award della stagione da Jean Alesi, uno dei piloti più popolari della storia della Formula 1 e volto iconico di Pirelli, che ha debuttato proprio a Le Castellet 30 anni fa, nel 1989. Con la Tyrrell, si qualificò 16° e arrivò quarto nella sua prima gara. Durante una carriera di 13 anni, Alesi ha guidato per dei top team, Ferrari inclusa, e di recente è stato un brand ambassador Pirelli, avendo corso in F1 con i pneumatici dell’azienda italiana. Suo figlio Giuliano ttualmente corre con Pirelli nel campionato Formula 2.
PROBABILI STRATEGIE
La strategia teoricamente più veloce per i 53 giri del GP di Francia è a una sosta, con primo stint su medium di 22-27 giri, poi hard fino al traguardo. Per i piloti che partiranno su soft, una tattica a una sosta è al limite, ma è comunque possibile con un primo stint di 14-16 giri poi hard. Infine, una strategia su due soste è molto più lenta (e quindi sarebbe da evitare) anche perché quest’anno l’ingresso della pit lane è stato modificato. Per chi sceglierà questa tattica, la prima parte di gara è su soft per 5-8 giri, poi due stint su medium. Il primo per 22-27 giri, il secondo fino alla bandiera a scacchi. Le chiavi per la strategia sono la gestione del degrado sulla soft e l’utilizzo della mescola medium, con temperature molto elevate come quelle di sabato. Per questo motivo, la prima tattica sarebbe quella da preferire, ed è per questo che molti piloti hanno superato il Q2 su medium.
DA TENERE D’OCCHIO
- Il tempo della pole position di Hamilton è 1,7 secondi più veloce rispetto alla pole 2018 a parità di mescola, nonostante le temperature oggi abbiano raggiunto i 53° e l’asfalto sia irregolare.
- I pneumatici medium sono stati utilizzati a lungo: otto piloti nella top 10 hanno scelto questa mescola per superare il Q2. Sole eccezioni Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) e Pierre Gasly (Red Bull).
- L’evoluzione della pista, che è proseguita sabato e che probabilmente continuerà anche domenica.
- Le due McLaren di Norris e Sainz, che si sono qualificate tra i primi sei.
- Daniil Kvyat (Toro Rosso) partirà ultimo e potrà quindi utilizzare una strategia alternativa per recuperare posizioni.
- Un pit stop a fine gara: come si è visto in molti GP quest’anno, alcuni piloti nella top 10 potrebbero fermarsi a pochi giri dalla fine per una sosta aggiuntiva, montando pneumatici più morbidi per firmare il giro veloce e ottenere il punto extra come da regolamento.
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 E CAR RACING: “Questa è stata una delle qualifiche più interessanti dell’anno in termini di prestazioni, con la pole position che è 1,7 secondi più veloce rispetto al 2018 a parità di mescola e con temperature asfalto che hanno superato i 50°. Oggi abbiamo visto una continua evoluzione del tracciato, meno scivoloso rispetto a ieri. La strategia più probabile vede favorita la mescola medium, scelta dalla maggior parte dei piloti nella top 10 per superare il Q2. Questa tattica potrebbe portare a una situazione molto interessante in gara, con alcuni piloti che partiranno su pneumatici soft più veloci subito dietro ai primi otto, tutti su medium“.
Redazione MotoriNoLimits