La Ferrari ha ammesso di aver fatto l’ennesimo errore di strategia domenica a Montreal. E’ stato lo stesso Mattia Binotto a confermare quello che chi seguiva il GP ha notato al volo – e sui social è stato scritto subito: quando a Vettel è stata data la controversa penalità di 5 secondi, a Charles Leclerc non è stato detto di rallentare per proteggere il secondo posto del tedesco. In effetti, Leclerc ha chiuso a soli 6 secondi da Vettel in pista, un solo secondo e avrebbe tolto la posizione al compagno di squadra. “Non sapevo cosa stesse succedendo e che Seb avesse una penalità“, ha ammesso il monegasco a Auto Hebdo. “Io stavo attaccando nel caso succedesse qualcosa davanti a me“.
Il team principal Binotto conferma la svista: “E’ stato un errore da parte nostra. Eravamo molto presi al muretto e non ce ne siamo resi conto“. A parte l’errore e la perdita della vittoria, Leclerc ha detto che la Ferrari ha motivo di essere soddisfatta del weekend canadese: “E’ un peccato che io abbia fatto degli errori in qualifica, una cosa su cui devo lavorare per migliorare. Ma il passo in gara era molto, molto forte, quindi è un segnale positivo per il futuro“. Un consiglio – non richiesto – alla Ferrari: visto che siete giustamente molto occupati al muretto, prendete qualcuno che legga quello che gli appassionati scrivono sui social e tenetene conto. Nessuno pretende di essere un ingegnere di pista, ma a volte guardando dall’esterno si è più lucidi… E poi diciamolo: una Ferrari non può permettersi più certi errori e in pratica di ammettere di essersi dimenticata di avere due piloti in pista, non solo uno! Pensate per un attimo se, all’oscuro di tutto, Leclerc fosse arrivato secondo: a quel punto Vettel avrebbe avuto tutte le ragioni del mondo per prendere il cartello e spaccarlo in testa a qualcuno, altro che spostarlo…
Redazione MotoriNoLimits