Sessantadue vetture al via, suddivise in quattro classi differenti, parteciperanno all’87° edizione della 24 Ore di Le Mans, la più prestigiosa gara endurance al mondo. A contendersi la vittoria assoluta saranno soprattutto i prototipi, suddivisi in LMP1 e LMP2. Leggermente meno performanti, ma non per questo non competitive, sono le Grand Touring Endurance (GTE), vetture derivate dalla serie, che a loro volta si ripartiscono in LM GTE Pro e LM GTE Am.
La gara si corre dal 1923 sul circuito semi-permanente de la Sarthe, caratterizzato da frenate impegnative, soprattutto in prossimità delle due chicane che dividono il lungo rettilineo di Mulsanne, dove però gli impianti hanno la possibilità di raffreddarsi; risulta dunque fondamentale per i team riuscire a garantire che l’impianto resti sempre all’interno del corretto range di temperature di esercizio. L’attenzione dei tecnici Brembo, che vantano un’esperienza ultra trentennale alla 24 Ore di Le Mans, anche per questa edizione si è concentrata sulla tecnologia legata alla leggerezza degli impianti frenanti, all’elevata rigidezza e affidabilità grazie soprattutto al fatto che il materiale d’attrito dell’Azienda italiana, se impiegato nelle corrette condizioni di utilizzo, dura per l’intera competizione, senza necessità di sostituzione.
Brembo mette a disposizione dei team un materiale d’attrito caratterizzato, oltre che da un’usura estremamente ridotta, anche da una più efficace conducibilità termica. Questo materiale garantisce ottimi warm-up, cioè massima rapidità nel raggiungimento della temperatura d’esercizio più efficiente; ampio range di utilizzo, sia in termini di pressione sia di temperatura, e una risposta di attrito molto lineare. Tutte caratteristiche che consentono al pilota la perfetta modulazione dell’impianto frenante. L’usura incredibilmente bassa permette inoltre di mantenere le prestazioni inalterate e ripetibili da inizio a fine gara.
Sulle vetture LMP1 il materiale d’attrito è il carbonio, materiale che meglio coniuga la capacità di dissipare il calore e la leggerezza. L’attenzione di Brembo si è concentrata sull’ottimizzazione delle misure dei dischi, che hanno uno spessore massimo di 32 mm, mentre il diametro massimo è di 370 mm, con un consumo di 3-4 mm. I fori di ventilazione dei dischi arrivano sino a 400, con un range di temperatura di esercizio tra i 350°C e gli 800°C.
Nelle classi GTE, invece, le vetture utilizzano dischi freno in ghisa, con spessore massimo di 35 mm e diametro massimo di 390 mm, con un consumo di 1 mm. I dischi in ghisa non presentano fori di ventilazione, ma pale o alette (fino a 72), mentre il range di temperatura di esercizio è compreso tra i 300°C e i 750°C. Delle 28 vetture iscritte nella categoria LM, che si contenderanno la vittoria assoluta, 26 sono equipaggiate con prodotti Brembo (dischi e pastiglie o pinze), forniti anche a 29 delle 34 vetture della categoria GTE.
Redazione MotoriNoLimits
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