L’ex-pilota di F1 John Watson, che si dichiara amico da una vita di Niki Lauda, ha attaccato duramente Lewis Hamilton per il suo comportamento nel mercoledì di Monaco. Dopo l’annuncio della morte di Lauda, chi conosce davvero Hamilton ha capito quanto sia rimasto scioccato: solo a sera è arrivato infatti un suo post molto toccante, concluso con un “Love you man“. Ma Watson, che ha corso con Lauda negli anni 70 e 80, non è rimasto affatto colpito dal comportamento di Hamilton.
Il campione è arrivato a Monaco in moto, sorridendo mentre faceva selfie con i tifosi e firmava autografi: secondo Watson questo proverebbe che il cinque volte campione mente e che la rinuncia a partecipare alla conferenza stampa FIA farebbe parte di una sceneggiata. “Lewis ha perso un amico molto intimo“, ha spiegato un portavoce del team. Al suo posto, la Mercedes ha mandato Valtteri Bottas. Alla domanda su come stesse Hamilton, il finlandese ha risposto: “Ho solo avuto una richiesta da parte del nostro team marketing di partecipare alla conferenza stampa. E’ tutto quello che so. Sembra stia bene“. Ma Watson è stato duro: “E’ patetico“, ha detto al Daily Mail. “Vorrei sapere come Lewis può giustificare tutto questo. Avrebbe dovuto parlare per rispetto. E’ così sconvolto da non poter parlare della sua ammirazione per come Niki l’ha aiutato, tutto questo è patetico. A ruoli rovesciati, Niki sarebbe stato lì a dire alla stampa nel suo tipico stile che grande pilota e che grande campione sia Lewis“.
John Watson, forse un bravo pilota ai suoi tempi, ma oggi un essere sterile, insensibile, pronto solo a giudicare. Il fatto stesso dell’esempio finale nella sua intervista dice tutto: pessimo gusto è dir niente. Evidentemente si tratta di un altro dei tanti che, smaniando per la mancanza di riflettori, colgono la prima occasione per godere di luce riflessa. Ma la gente non è scema e capisce molto bene. Secondo te, Watson, uno non prova dolore se arriva a Monaco in moto (che è poi uno dei modi più rapidi per muoversi, oltre alla bicicletta) e cosa dovrebbe fare coi tifosi? Sputargli in faccia o evitarli, negare un selfie o un autografo? Hamilton è sempre stato rispettoso del pubblico. Evitare la conferenza FIA ha molto senso, per evitare domande cretine, quelle fatte dagli stessi che in sala stampa alla notizia che non sarebbe stato presente sono esplosi in un coro di booo, davvero professionale e signorile. Tu non sai nemmeno cosa sia il rispetto, ti fermi alle apparenze, spari a zero, come fosse una gara a chi prova più dolore o lo esprime nel modo più mediatico. E hai 73 anni. Solo 3 più di Lauda, ma tra di voi un abisso, in pista e nella vita.
Redazione MotoriNoLimits
I’m struggling to believe you are gone. I will miss our conversations, our laughs, the big hugs after winning races together. God rest your soul. Thank you for being a bright light in my life. I’ll always be here for your family should they ever need me. Love you man pic.twitter.com/cotUpuvW2F
— Lewis Hamilton (@LewisHamilton) 21 maggio 2019


















