La Ferrari lascia l’Azerbaijan con il terzo podio della stagione, ma con l’amaro in bocca per non essere riuscita a ottenere un risultato migliore. Sebastian Vettel per la seconda gara di fila si è classificato terzo, mentre Charles Leclerc, dopo l’errore in qualifica che lo ha costretto a partire ottavo, è riuscito a risalire fino al quinto posto riuscendo anche a stare al comando della gara per 19 giri e a portarsi a casa il punto aggiuntivo per il giro più veloce. Al via Sebastian ha mantenuto la terza posizione mentre Charles, che partiva con gomme medie, è scivolato dall’ottava alla decima piazza ma ha iniziato fin dalla seconda tornata una grande rimonta. Al ritmo di un sorpasso al giro il monegasco si è sbarazzato nell’ordine di Daniel Ricciardo, Daniil Kvyat, Carlos Sainz, Lando Norris, Sergio Perez e Max Verstappen, conquistando la terza posizione quando Vettel si è fermato per il pitstop all’11° passaggio. Poco dopo anche Valtteri Bottas e Lewis Hamilton hanno effettuato la sosta per passare da soft a medie permettendo a Charles di passare addirittura in testa.
A questo punto il team ha cercato di allungare il più possibile lo stint di Leclerc, confidando nella possibilità che una neutralizzazione con Safety Car permettesse al monegasco di perdere meno tempo ai box e di potersi così lanciare in un’ultima parte di gara tutta all’attacco. L’opportunità non si è presentata e Charles ha effettuato il suo pitstop al giro 34, rientrando in pista in sesta posizione dietro a Pierre Gasly, passato al giro successivo. Nel finale Sebastian ha gestito il vantaggio su Verstappen passando terzo sul traguardo dietro a Bottas e Hamilton. Charles, forte della quinta posizione ormai certa, al 47° passaggio si è fermato a cambiare le gomme per dare l’assalto al miglior giro in gara, obiettivo centrato con il nuovo record della pista, 1.43.009, giro veloce numero 250 della storia della Ferrari in 1. Prossimo appuntamento tra due settimane in Spagna.
Sebastian Vettel: “Oggi è stato divertente. Il primo stint mi è piaciuto meno perché non riuscivo a far funzionare le gomme e non avevo il grip che ci saremmo aspettati. Non eravamo veloci e la prestazione era discontinua perché ho danneggiato le gomme nel tentativo di mandarle in temperatura e poi, una volta finalmente calde, non offrivano comunque la prestazione attesa perché erano danneggiate. Dopo il pitstop ho iniziato davvero a prendere il ritmo e mi sono divertito perché ho sentito la vettura in pieno controllo e mi sono sentito libero di spingere, anche se non è stato abbastanza per mettere pressione ai nostri rivali. Dopo la ripartenza dalla VSC ho fatto il mio miglior giro e sono riuscito a staccare di un secondo Max Verstappen. Credo che a quel punto lui abbia capito che non sarebbe riuscito ad attaccarmi e così negli ultimi giri ho anche potuto abbassare un po’ il ritmo. Il nostro passo era buono ma non è ancora abbastanza. Tutti nel team stanno lavorando al massimo e per questo sono fiducioso. Credo in questa squadra e so che possiamo crescere: abbiamo una buona macchina ma non riusciamo a metterla in condizione di ottenere i risultati che può raggiungere. È come un cubo di Rubik, bisogna mettere insieme tutto. Abbiamo molte persone intelligenti nel team che possono risolvere il rompicapo in meno di 2 minuti, ma in questo caso il cubo è un po’ più grosso”.
Charles Leclerc: “Il quinto posto che ho portato a casa era il miglior risultato possibile oggi. Dopo la delusione della qualifica sono partito dall’ottava posizione con gomme medie, il che ha reso non facili i primi giri visto che le vetture intorno a me avevano tutte pneumatici morbidi. Dopo aver mandato le gomme in temperatura ho potuto sfruttare un buon grip e la situazione è migliorata. Nel complesso il mio primo stint è stato piuttosto buono e ho recuperato diverse posizioni. Dopo il mio pitstop, invece, è stato subito chiaro che era impossibile recuperarne altre e così abbiamo deciso di gestire la situazione. Nel finale si è presentata l’opportunità di fare un pitstop supplementare e così siamo riusciti a portarci a casa il giro più veloce. Nel complesso non è sicuramente stato il nostro miglior weekend ma abbiamo avuto un’ulteriore conferma che il potenziale della vettura c’è e spero che saremo in grado di ottenere risultati più brillanti fin dal prossimo GP in Spagna”.
Mattia Binotto Team Principal: “Nella gara di oggi la nostra prestazione è stata al di sotto delle nostre aspettative. La qualifica non è andata come ci attendevamo e su questo tracciato c’è molta differenza tra partire avanti o dietro, dove tutto è più difficile. In gara, poi, non abbiamo potuto approfittare di nessun ingresso della Safety Car che speravamo ci avrebbe offerto qualche chance in più contro i nostri avversari. Sebastian è stato protagonista di una gara solida, sempre vicino al duo di testa, meritandosi pienamente la posizione da podio. Charles ha disputato una bella gara, rimontando la classifica dopo aver perso qualche posizione al via, a causa delle gomme medie, più difficili da mandare in temperatura rispetto alle soft. Nel complesso però non abbiamo avuto un ritmo sufficiente e i nostri rivali sono stati più veloci. Dobbiamo tornare a casa, identificare le nostre aree deboli e spingerci nel nostro metodo di lavoro facendo scelte più aggressive per ritornare dove meritiamo”.
PS: mettete a confronto queste dichiarazioni di Mattia Binotto con quelle rilasciate ai microfoni di Sky Sport nel post-gara: il PR qui ha potuto fare il suo lavoro.
Redazione MotoriNoLimits
Binotto nel dopo-gara: parole che non ti aspetti da un leader