Mick Schumacher continua a ripetere di non aver fretta di entrare in F1, anche dopo il debutto di ieri nei test in Bahrain alla guida della Ferrari, in cui ha fatto il secondo tempo, alle spalle della Red Bull di Max Verstappen. Alla domanda se abbia deliberatamente fatto il massimo per essere più veloce di Mick, l’olandese ha risposto: “No, ho lavorato sul programma pianificato dal team“. Il 20enne tedesco è supportato dalla Ferrari, il team con cui il padre Michael ha vinto cinque Titoli, prima di passare in Mercedes, e ha come manager Nicolas Todt, figlio del presidente FIA Jean Todt. “Non sono male, vero?“, ha detto Todt in Bahrain quando gli è stato chiesto di Charles Leclerc, un altro dei suoi piloti, e di Schumacher.
Ma il tedesco ha detto che, nonostante i test e i commenti dei media che lo vedrebbero come sostituto ideale di Sebastian Vettel, non ha alcuna fretta di entrare in F1: “E’ la mia prima stagione in F2 e voglio entrare nella massima formula solo quando sarò preparato al meglio come pilota. Solo il tempo dirà quando sarò pronto, che sia il prossimo anno o più avanti. Sono soddisfatto della mia guida e della fiducia che ho guadagnato“.
Impressionato dalla prestazione anche lo sporting boss F1 Ross Brawn, che ha lavorato a stretto contatto per anni con Michael sia in Ferrari sia in Mercedes: “Vedo lo stesso focus, la stessa disciplina e la stessa visione in pista del padre. Mick è sulla strada giusta“. Della stessa idea il team manager Ferrari Mattia Binotto: “E‘ davvero piacevole lavorare con Mick. Ha una grande voglia di imparare ed è totalmente coinvolto nel lavoro“.
Redazione MotoriNoLimits