Il GP d’Argentina si chiude con il dominio di Marc Marquez, che dopo la pole si aggiudica anche vittoria e giro veloce e, avendo fatto tutta la gara al comando, conquista il quinto Grand Chelem in MotoGP. Sul podio con lui, Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha MotoGP) e Andrea Dovizioso (Mission Winnow Ducati), protagonisti di un gran bel duello fino alla fine.
Marquez parte come un fulmine dalla prima casella, al terzo giro ha già 3 secondi, 8 a 14 giri dalla fine e chiude con 9,8s sui rivali. Quella del campione del mondo è una gara a parte. Una volta costruito un vantaggio, controlla e chiude con 25 punti che gli danno il primato in classifica. Rossi è molto reattivo al via, lotta da subito con Dovizioso, un duello corretto e spettacolare, che si conclude all’ultimo giro con un attacco alla curva 7, a vantaggio del Dottore. Il pilota Ducati perde il primato in classifica ma conquista comunque un podio importante, e resta a un punto da Marquez. Per Rossi, dopo 23 anni di carriera, si tratta del podio numero 233 dopo un digiuno di 11 gare.
Marc Marquez: “E‘ stata la giornata perfetta. Sono stato così concentrato dalle FP1 e tutto ha funzionato bene, solo un piccolo singhiozzo nelle FP4. Ma abbiamo continuato a spingere e in gara sapevo che il mio punto più forte erano i primi cinque giri. Ci ho messo l’anima e poi ho visto la differenza, un secondo, due secondi, tre secondi, ho preso il ritmo e ho spinto un po’ meno. Sono riuscito a gestire pneumatici e moto, un feeling davvero dolce e perfetto con la moto“.
Valentino Rossi: “Sono molto felice, era da tanto che non arrivavo sul podio, dall’anno scorso in Germania. Nelle ultime due gare del 2018 ero primo e secondo, ma ho fatto due errori. E’ andato tutto bene in tutto il GP e anche la gara è andata bene. E’ stato un bel duello con Dovi, c’erano 2-3 punti della pista in cui andavo meglio di lui non potevo lasciargli centimetro perché lui è il re dell’incrocio e mi avrebbe battito. Sono molto contenti di questo risultato; è un podio importante per me e per la Yamaha”.
Andrea Dovizioso: “Sono contento per questo podio, era il nostro obiettivo prima di arrivare qui, una pista complicata storicamente per noi. Dall’altro lato però non sono contento nel rendimento della gomma dietro perché non siamo stati capaci di fare la differenza nel finale di gara, cosa che mi aspettavo. Nell’ultimo giro non sono stato capace di staccare Rossi e avere la meglio su di lui nel finale, era troppo rischioso e sedici punti vanno molto bene in ottica campionato. Abbiamo dei dati interessati che ora dobbiamo studiare per preparare il prossimo GP in America. Il COTA non è una pista facile per noi e il nostro obiettivo lì sarà ancora il podio“.
Parte male Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP) che però recupera. Resta settimo, guardando la lotta per il podio. Paga la scelta della doppia soft quando va dritto al 17° giro e la sua gara finisce con quella di Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT). Il pilota VR46 Academy inizia la corsa dal sesto posto e lotta per il podio anche con il maestro Rossi, poi tampona Viñales quando era in lotta per il quinto posto. Esce di scena presto Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol) che, tra i candidati alla vittoria, deve scontare un frive-through per partenza anticipata.
Quarta posizione per Jack Miller (Pramac Racing) e quinto Rins, che dalla sesta fila recupera fino a mettere nel mirino il terzo posto. Sesto Danilo Petrucci (Mission Winnow Ducati). Gara non facile per Francesco Bagnaia (Pramac Racing), 14°, e per Andrea Iannone (Aprilia Racing Team Gresini), 17°.
Redazione MotoriNoLimits