Al termine del primo giorno di lavoro in Bahrain, le prestazioni dei pneumatici si sono dimostrate in linea con le previsioni Pirelli. Il divario tra hard e medium è di circa un secondo, mentre quello tra medium e soft è leggermente inferiore. Il livello di degrado su questo tracciato è piuttosto elevato, specialmente sulla mescola C3, la soft. Le caratteristiche del circuito sono piuttosto diverse rispetto a quelle di Albert Park: Sakhir enfatizza soprattutto la trazione e la gestione dei pneumatici posteriori, ma nonostante ciò le performance sono molto buone. Nonostante l’asfalto del Bahrain sia il più abrasivo di tutto l’anno, ma oggi non si sono verificati problemi con i pneumatici e nemmeno casi di blistering o graining. Come sempre su questa pista, nelle FP2 le temperature asfalto si sono abbassate di circa 20 gradi rispetto alla prima sessione di libere. In generale, è un po’ più fresco rispetto al 2018.
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 E CAR RACING: “Non ci sono molte sorprese dalle prime prove libere in Bahrain, su un circuito che presenta caratteristiche diverse rispetto ad Albert Park e i risultati di oggi sono differenti rispetto alla situazione vista a Melbourne. Siamo soddisfatti delle prestazioni dei pneumatici, esattamente in linea con quanto ci aspettavamo. Finora il divario è di circa un secondo tra ciascuna delle tre mescole disponibili per questa gara, quindi domani sarà piuttosto difficile superare il Q2 sulla medium. Nel 2018 abbiamo visto un’ampia varietà di strategie e da quello che abbiamo visto oggi possiamo aspettarci la stessa situazione anche quest’anno”.
Redazione MotoriNoLimits