Nel 2000, la Bahrain Motor Federation entrò a far parte della FIA – il Governo del motorsport mondiale – e due anni dopo annunciò la sua intenzione di costruire l’attuale circuito di F1, la cui realizzazione costò 75 milioni di dollari USA. Da quei primi tempi, non solo il Bahrain stesso è cambiato in modo incredibile, ma anche il suo gran premio si è rivelato una previsione incredibilmente accurata sul vincitore del campionato del mondo.
È successo il primo anno (2004) con Michael Schumacher, che vinse il GP e fu anche incoronato campione a fine stagione. Idem per Fernando Alonso, vincitore del GP del Bahrain e poi campione nel 2005 e 2006, e di nuovo con Jenson Button, che arrivò primo in gara e si laureò campione nel 2009. Sebastian Vettel ha tagliato per primo il traguardo in Bahrain per due volte, nei suoi anni d’oro in Red Bull; e nel 2014 e 2015 Lewis Hamilton vinse gara e Titolo. Nel 2016 stessa sorte toccò a Nico Rosberg, ma lo schema si è rotto nel 2017: Sebastian Vettel conquistò il GP del Bahrain ma non il Titolo a fine stagione (anche se ci arrivò vicino). Nel 2018, fu di nuovo Vettel a vincere (e arrivò di nuovo secondo in campionato).Dei 14 gran premi che si sono svolti finora in Bahrain, nove sono stati vinti dal pilota che è poi diventato campione a fine stagione. E solo una volta a vincere è stato un pilota che a fine anno è arrivato oltre il secondo posto in classifica (Felipe Massa nel 2007). Dati abbastanza sorprendenti. Quindi, occhio a chi taglierà per primo il traguardo domenica.www.pirelli.com

















