L’ex-pilota di F1 e campione di Formula E Lucas di Grassi ha attaccato duramente Jacques Villeneuve per i commenti sul ritorno di Robert Kubica. Il sempre iper-critico e polemico campione 1997 avrebbe infatti detto che è terribile che qualcuno con una disabilità possa correre in F1. In un tweet Di Grassi, che ha corso per il team Virgin nel 2010, ha definito assurdi i commenti del canadese: “Una persona non può mai essere definita sulla base delle sue disabilità, ma delle sue prestazioni, Kubica è un esempio di ripresa, con una storia incredibile, Alla fine dell’anno saranno i risultati a parlare“.
Parole dure e decise anche da parte di Gian Carlo Minardi: “Credo che abbia perso un’occasione per tacere. Con tutto il rispetto per i risultati raggiunti, forse la sua carriera nel motorsport non sarebbe iniziata senza il cognome che porta. La decisione di Kubica va rispettata“.
Un commento al nostro articolo è arrivato anche da Rachele Somaschini, pilotessa di rally che da sempre lotta come una tigre contro la fibrosi cistica (è testimonial e volontaria della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica #CorrerePerUnRespiro): “Tutti pronti a giudicare, a puntare il dito… Quando loro non andrebbero avanti nemmeno con la metà dei problemi. Avessero solo un quarto della motivazione di chi cerca di inseguire i propri sogni nonostante le difficoltà…no, nemmeno in questo caso dovrebbero parlare. Rispetto per chi ci prova, nonostante tutto“.
Sulla questione si è espresso anche il pilota Tom Coronel, che ha dichiarato a Formule 1: “Kubica è bravo, ma non abbastanza per la F1“: un parere sacrosanto, ma senza offendere nessuno.
Nel frattempo, sempre nessun commento da parte di Villeneuve, che come da programma sarà presente in Bahrain nel ruolo di commentatore per Sky Italia. Almeno lì qualcosa dovrà dire, ammesso che qualcuno gli rivolga la parola. Un risultato l’ha comunque ottenuto: come dice il proverbio “Parlino bene, parlino male, l’importante è che parlino“: c’è chi farebbe di tutto per riaccendere i riflettori su di sé… Ma da domani dovrà affrontare il mondo e, se davvero ha detto quelle cose, soprattutto scusarsi con Robert Kubica e con tutte le persone che ha indirettamente offeso. E se non le ha dette – come in fondo continuiamo a sperare – sarebbe ora di smentirle.
PS: fa bene a tutti leggere l’intervista a Robert Wickens pubblicata da sportsnet.ca che riportiamo sotto. Questa sua frase dice tutto: “I’ve never been as motivated in my life to try to get back… I see this is a temporary setback, not a permanent career ender“. Questa è la stessa motivazione che per 8 anni ha mosso un altro Robert, che non ha mai smesso di crederci ed è tornato.
Barbara Premoli
Tipo de comentário absurdo completo. Uma pessoa jamais pode ser definida por sua “deficiência” mas sim sua performance. Kubica é um exemplo de recuperação e sua história é incrível. Porém no final do ano os resultados falarão por si só. https://t.co/YMgKXsRDhY
— LUCAS DI GRASSI (@LucasdiGrassi) 26 marzo 2019
“I’ve never been as motivated in my life to try to get back…I see this is a temporary setback, not a permanent career ender.”@robertwickens on his desire to return to racing, his recovery, and current health status @RusicSN590 #BlairShow. ⬇https://t.co/9HzK1VIAgx
— Sportsnet 590 The FAN (@FAN590) 18 marzo 2019