Lewis Hamilton domina le qualifiche di Melbourne, dove ha sempre conquistato la pole dal 2014. Il pilota Mercedes ha usato solo pneumatici soft, con il miglior tempo in 1m20.486s ottenuto nel Q3 che vale anche il nuovo record assoluto del tracciato di Albert Park. Hamilton ha ricevuto il primo Pirelli Pole Position Award del 2019 da Alan Jones, campione del mondo F1 nel 1980.
La strategia teoricamente più veloce è a due soste, con i primi due stint su soft da 21 giri ciascuno, più uno finale su medium. È molto probabile che i team scelgano una strategia a un pit stop, estremamente vicina a quella a due soste in termini di tempo e con meno rischi, visto che Melbourne è un tracciato sul quale non è facile sorpassare. Sulla base dei dati raccolti finora, la strategia migliore a una sosta è soft per 27 giri poi medium, mentre un’alternativa potrebbe essere soft-hard, con un primo stint da 24 giri.
Il primo Pirelli Pole Position Award del 2019 è stato consegnato al pilota Mercedes Lewis Hamilton dal campione del mondo 1980 Alan Jones. Il 72enne di Melbourne è anche l’ultimo australiano ad aver vinto il GP di casa, quando amcora non era una gara valevole per il campionato, a Calder Park nel 1980, e il primo pilota a vincere in Titolo con la Williams. Jones è solo uno dei due campioni australiani di F1, dopo i tre vinti da Sir Jack Brabham nel 1959, 1960 e 1966.
DA TENERE D’OCCHIO
- Qualifica molto combattuta, con solo un secondo di divario tra la prima posizione e la 15ª nel Q1.
- Le velocità: già nel Q2 è stato demolito il precedente record del tracciato, poi nuovamente abbassato nel Q3, nonostante le vetture 2019 siano più pesanti.
- Ferrari, l’unico team a usare pneumatici medium nel Q1.
- Pierre Gasly partirà 17° dopo essere stato eliminato nel Q1 e potrebbe scegliere una strategia alternativa per recuperare posizioni.
- Il nuovo regolamento che premia il giro veloce in gara (per chi finisce nella top-10) e che potrebbe portare alcuni piloti verso una strategia su due soste.
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 E CAR RACING: “Come sempre, i giri veloci sono arrivati a fine di ciascuna sessione di qualifica, con temperature asfalto in calo e molta azione in pista, a sottolineare il divario ravvicinato in questo primo weekend di gara. Anche oggi le prestazioni dei pneumatici sono state buone su ciascuna mescola, con Ferrari che ha usato a lungo il potenziale della medium nel Q1. Tutte e tre le possibili strategie in gara sono molto vicine: tutto dipenderà dalla temperatura asfalto e dal livello di degrado dei pneumatici soft. Con temperature più elevate, il degrado su questa mescola dovrebbe crescere e potrebbe portare i team a fermarsi prima per il pit stop, scegliendo una mescola più dura, o a una strategia su più soste”.
Redazione MotoriNoLimits