Sebastian Vettel ha un vizio, una scaramanzia, una consuetudine: chiamare con un nome femminile ogni monoposto con cui corre
e condivide gioie e dolori quotidiani. Proprio come se fosse la compagna di una vita. E finalmente il pilota della Ferrari ha svelato che la sua nuova Rossa si chiamerà Lina. L’annuncio a Melbourne, in Federation Square, dove si è intrattenuto con appassionati e giornalisti nell’evento di apertura del Campionato di F1 che partirà proprio dall’Australia per quella che si preanuncia una stagione entusiasmante.
Il 2008 è la prima stagione da pilota ufficiale per Seb, che corre con i colori della Toro Rosso. Il tedesco, infatti, era subentrato nel 2007 dal GP d’Ungheria, a Scott Speed e i risultati ottenuti in pista gli sono valsi la riconferma dal team di Faenza. La particolare tradizione del soprannome comincia proprio qui, con la SRT03 che diventa “Julie” e con cui Vettel conquista il suo primo successo in carriera, nel GP d’Italia a Monza, sotto una pioggia battente. Il primo amore non si scorda mai, vero, ma la vita di un pilota va di fretta e l’anno seguente Seb viene promosso in Red Bull. Qui incontra Kate, la RB5 progettata da quel genio di Adrian Newey. Purtroppo però, Kate ha vita molto breve: un incidente con Kubica nel GP d’Australia distrugge la monoposto e così il team gli prepara un altro telaio, ribattezzato “Kate’s dirty sister“, in pratica la sorella sporcacciona di Kate. Con lei ha un rapporto molto intenso, fatto di 4 vittorie, 2 secondi posti e 3 terzi posti. Nel 2010 la RB6 viene battezzata Luscious Liz, ma anche in questo caso non dura fino al termine della stagione a causa di un botto: la sostituta, “Randy Mandy”, ovvero Randy la matta, regala al tedesco il primo titolo Mondiale. Sempre con la scuderia austriaca arriveranno altri tre successi iridati, a bordo di “Kinky Kylie” nel 2011 (“ha un bel sedere, è sinuosa ed è piacevole da guardare”, ispirandosi a Kylie Minogue), “Abbey” nel 2012 (dedicato all’album Abbey Road) e “Hungry Heidi” nel 2013, mentre nel 2014 l’ultima Red Bull di Seb si chiama “Suzie“.
Seb arriva in Ferrari nel 2015 e, ovviamente, prosegue la tradizione. La prima donna Rossa della sua vita si chiama Eva, proprio come la prima donna biblica, forse per esorcizzare il digiuno di vittorie a Maranello che dura ormai dal 2007. La SF15-T fa sognare i tifosi della Scuderia, con tre vittorie, tre secondi posti e sette terzi posti, riportando così il Cavallino nelle prime posizioni. Va peggio, l’anno seguente, a Margherita, che si trova davanti una Mercedes inarrivabile, che lascia le briciole a Seb. Nel 2017 la SF70H diventa Gina, un nome italiano e abbrieviativo di Regina, quella che nelle intenzioni avrebbe dovuto riportare la corona iridata in Italia. Peccato che Seb non abbia fatto i conti, ancora una volta, con Lewis Hamilton e la Mercedes, che stracciano il sogno di milioni di ferraristi. L’ultima creatura Rossa di Vettel è Loria, che qualcuno impropriamente aveva battezzato Gloria in onore della canzone di Umberto Tozzi. Gloria, quella che Seb vuole portare con la Ferrari 2019 alla sua quinta stagione a Maranello con quel Titolo che ormai la Ferrari attende da oltre un decennio. Con Lina sarà la volta buona?
Vettel, tutti i nomi delle sue monoposto
Lina (Ferrari 2019)
Loria (Ferrari 2018)
Gina (Ferrari 2017)
Margherita (Ferrari 2016)
Eva (Ferrari 2015)
Suzie (Red Bull 2014)
Hungry Heidi (Red Bull 2013)
Abbey (Red Bull 2012)
Kinky Kylie (Red Bull 2011)
Luscious Liz e poi Randy Mandy (Red Bull 2010)
Kate e Kate’s Dirty Sister (Red Bull 2009)
Julie (Toro Rosso 2008).
🗣 #Vettel svela il nome della sua SF90
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