Brembo riconferma il proprio impegno nel Campionato del Mondo di Formula 1 che, come da tradizione, prende il via dal GP d’Australia, in programma dal 14 al 17 marzo. Grazie all’esperienza accumulata in 43 stagioni di F1, nel corso delle quali le monoposto con freni Brembo hanno conquistato 25 Campionati Piloti e 28 Costruttori, Brembo ha realizzato sistemi frenanti personalizzati per ciascuna scuderia.
Tre soluzioni di dischi in carbonio
L’introduzione di una nuova ala su tutte le monoposto, più semplice e con meno carico all’anteriore, produrrà un aumento di velocità delle vetture e frenate tendenzialmente più lunghe, comportando una leggera riduzione della coppia frenante a terra e allo stesso tempo un aumento delle energie da smaltire. Per garantire maggiore sicurezza e migliori performance, Brembo ha mantenuto i valori di coppia limite, utilizzati ai banchi statici e dinamici, sostanzialmente sugli stessi livelli del 2018, quando il carico aerodinamico era sicuramente maggiore. L’aumento delle energie in gioco, seppur contenute, si traduce in un incremento delle temperature degli impianti frenanti. Per ovviare a questo problema, dallo scorso anno Brembo ha migliorato la ventilazione dei dischi: ciascun disco dispone di quasi 1.500 fori di ventilazione nelle versioni più estreme.
La maggior parte delle monoposto utilizzerà dischi da 32 mm di spessore all’anteriore e dischi da 28 mm al posteriore. A seconda delle temperature previste durante il singolo Gran Premio e della specifica strategia di gara, ciascun pilota potrà optare fra tre diverse soluzioni di dischi Brembo: prendendo come riferimento l’impianto anteriore si hanno l’opzione medium cooling con 800 fori, high cooling con 1.250 fori e very high cooling con 1.480 fori. Gli ingegneri Brembo stanno inoltre lavorando per fornire a tutti i team un’opzione di disco dal diametro più piccolo al posteriore, possibilità da utilizzare nei circuiti light e meno stressanti per l’impianto frenante, come Le Castellet o Silverstone, affinché si possano ottimizzare le performance del carbonio.
Ricerca più esasperata della leggerezza
Brembo continua a lavorare sull’impianto frenante con un focus specifico sulla massima miniaturizzazione dei pezzi che compongono il Brake by Wire e l’alleggerimento delle pinze in alluminio-litio. Brembo fornirà le tradizionali pinze a 6 pistoni, valore massimo stabilito dal regolamento, a 7 team su 10.
Nel contempo l’azienda bergamasca ha cercato di aumentare la prontezza di risposta e quindi reattività delle unità BBW: il livello di integrazione con le vetture è sempre maggiore e, nel 2019, saranno ben 4 i team ad utilizzare il BBW Brembo.
Personalizzazione, telemetria e manutenzione
Ciascun team, in funzione delle esigenze specifiche della vettura, definisce assieme agli ingegneri Brembo il rapporto ottimale tra peso e rigidezza che dovranno avere le pinze freno. Le sofisticate metodologie di progettazione a disposizione di Brembo hanno consentito di progettare, per ciascun team, un modello di pinza freno che ha permesso di ottimizzare il rapporto peso-rigidezza desiderato. In questo scenario, alcuni team prediligeranno pinze più leggere ma anche meno
rigide, mentre altri opteranno per soluzioni più conservative caratterizzate da maggior rigidezza ma anche maggior peso. Un equilibrio delicato che porta Brembo a sviluppare in maniera totalmente autonoma e separata l’impianto frenante per ciascuna scuderia. Servendosi dei sensori, i team conoscono in ogni istante la temperatura dei dischi e delle pinze: in tal modo possono calcolare istantaneamente l’usura di dischi e pastiglie. Sulla base di questi dati, partono eventuali segnalazioni al pilota per la modifica del brake balance della monoposto: questa comunicazione avviene quando si registrano anomalie rispetto alle previsioni.
In media ogni team ordina dai 10 ai 15 set di pinze Brembo all’anno: questo numero permette di fronteggiare in sicurezza eventuali incidenti e la mancanza di disponibilità di alcuni set per revisione. Alcuni team invece, procedono inizialmente ad un ordine ridotto, prevedendo uno sviluppo durante la stagione e quindi un successivo ordine di pinze ancora più ottimizzate. Sui tracciati caratterizzati da molte frenate in sequenza, la temperatura delle pinze raggiunge i 200°C. La vita utile di una pinza di Formula 1 non supera i 10.000 km, durante i quali sono previste periodiche revisioni che vengono effettuate direttamente da Brembo all’interno dei propri reparti produttivi. Per quanto riguarda invece il materiale d’attrito, ogni team consuma nel corso della stagione dai 150 ai 300 dischi e fino a 600 pastiglie.
Redazione MotoriNoLimits