Prima prova su terra della stagione, il Rally del Messico vedrà Sébastien Ogier-Julien Ingrassia e Esapekka Lappi-Janne Ferm, equipaggi ufficiali Citroën Total World Rally Team, affrontare le temperature torride e le strade ad alta quota dei dintorni di Leon, con la ferma intenzione di conquistare il terzo podio consecutivo in tre gare.
In un appuntamento così sui generis, dalle caratteristiche (caldo e altitudine) uniche e impossibili da riprodurre in Europa, l’esperienza è fondamentale. Con sette successi in quattordici edizioni in WRC, record per i costruttori, Citroën Total World Rally Team ha accumulato una notevole esperienza in America centrale. Con Sébastien Ogier e Julien Ingrassia, quest’anno la squadra potrà contare anche sui secondi migliori performer in questo rally per quanto riguarda i piloti, con quattro vittorie, di cui l’ultima lo scorso anno. Il team francese ha quindi ottime ragioni per essere ottimista, tanto più che il primo giorno di gara i vincitori del Rally di Monte-Carlo saranno terzi alla linea di partenza, posizione ottimale per ottenere il massimo dalla C3 WRC.
Secondi in Svezia, Esapekka Lappi e Janne Ferm saranno quinti in ordine di partenza, e potranno contare su piste con meno ghiaia rispetto ai primi, per compensare il deficit di esperienza. Sempre più in sintonia con la C3 WRC, i Finlandesi vogliono continuare a migliorare e a ottenere punti importanti, scegliendo probabilmente un approccio più prudente.
Vincitrice per la prima volta in Messico nel 2017, alla sua terza gara, la C3 WRC ha dato prova delle sue qualità in questo appuntamento anche l’anno scorso, con un podio (3° posto) e il maggior numero di migliori tempi, con otto scratch. Per prepararsi a questa edizione e perfezionare ulteriormente le regolazioni, gli equipaggi hanno avuto a disposizione due giorni di prove su strada nel sud della Spagna, in condizioni simili a quelle previste per il weekend.
Pierre Budar, Direttore di Citroën Racing: «Andiamo in Messico con l’obiettivo di confermare l’ottimo inizio di stagione e salire un’altra volta sul podio, anche perché Sébastien e Esapekka hanno posizioni di partenza molto interessanti, visto che l’aderenza su queste strade migliora progressivamente. Sappiamo che i giochi possono essere completamente stravolti in questa prima prova su terra della stagione, soprattutto per le particolari sollecitazioni meccaniche, legate all’altitudine e al caldo, ma è un terreno su cui abbiamo sempre ottenuto ottimi risultati, e abbiamo dato ancora una volta il massimo per arrivare con la migliore preparazione possibile.».
Sébastien Ogier: «Abbiamo avuto a disposizione due giornate di prova prima della gara, su strade che rappresentavano abbastanza bene le difficoltà che ci aspettano. Siamo stati fortunati con il meteo, perché ha fatto molto caldo, anche se ovviamente non come in Messico. Dopo un Rally di Svezia complicato, dove non abbiamo potuto esprimerci, non vedo l’ora di cominciare la gara per poter dare finalmente il massimo. Le strade sono molto belle ma bisognerà comunque fare attenzione ai secondi passaggi, sempre impegnativi per la meccanica, soprattutto perché l’altitudine non solo riduce la potenza ma complica il raffreddamento».
Numero di partecipazioni alla prova: 10; Numero di vittorie: 4 (2013, 2014, 2015 e 2018)
Esapekka Lappi: «I test effettuati in Spagna mi hanno permesso mi sentirmi ancora più a mio agio sulla C3 WRC, lavorando su quanto abbiamo fatto in Svezia. Ora il feeling è davvero ottimo. Detto questo, so che la mia esperienza in Messico è davvero limitata, con una sola partecipazione nel 2018 oltre alle ricognizioni del 2017. Vista la situazione, arrivare nella top 5 sarebbe un ottimo risultato per me. L’ordine di partenza ci darà un vantaggio sui primi ma spetterà a noi sfruttarlo al meglio. Su queste strade bisogna essere puliti ed efficaci, dato che si perdono un centinaio di cavalli ad alta quota».
Numero di partecipazioni alla prova:1; Miglior risultato: 11° (2018)
NUMERI CHIAVE
21 speciali per un totale di 313,87 km cronometrati
10 % la percentuale di perdita di potenza ogni 1000 metri di altezza 2756 metri, il punto più alto del rally, nella speciale di Ortega
7 successi conquistati da Citroën al Rally del Messico: 1 con Xsara WRC (2006), 3 con C4 WRC (2007, 2008 e 2010), 2 con DS3 WRC (2011 e 2012) e 1 con C3 WRC (2017)
PROGRAMMA DEL RALLY DEL MESSICO (GMT-6)
Anche se ridotto di una trentina di chilometri rispetto all’anno scorso, il percorso resta un classico del genere, per la maggior parte molto familiare agli habitué del campionato. Con 114,19 km cronometrati venerdì, tra cui due passaggi nella famosa PS di El Chocolate (31,57 km), poi 138,37 sabato, con la crono di Otates (32,27 km) da percorrere due volte, i primi due giorni saranno molto pesanti da affrontare, sia per i piloti sia per le auto.
Con un’altitudine media di 2.200 metri, abbinata a una temperatura che sfiora spesso i venticinque gradi, questa prova del Mondiale costituisce una vera e propria sfida dal punto di vista tecnico. Gli ingegneri devono effettuare un lavoro approfondito sulla mappatura del motore per limitare la perdita di potenza, e prestare anche particolare attenzione al raffreddamento del motore, dei componenti idraulici e dei freni, a causa della mancanza di ossigeno legata all’alta quota. Anche la scelta dei pneumatici riveste un’importanza fondamentale dall’altra parte dell’Atlantico. Poiché l’usura è meno significativa del solito a causa delle strade relativamente sabbiose e della potenza ridotta delle WRC, le squadre devono valutare, nonostante il caldo, se optare per le gomme Michelin a mescola dura o media.
Redazione MotoriNoLimits