Secondo il presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani, Monza non è l’unico impianto col problema dei costi per ospitare il GP: sarebbero infatti 16 i circuiti che si lamentano di quanto chiesto da Liberty Media, cui hanno inviato un documento richiedendo maggior attenzione nei confronti degli organizzatori dei GP. “I costi che si pagano ogni anno a Liberty Media in media sono molto alti“, ha detto al Corriere dello Sport.
L’ultimo contratto fatto è stato un sacrificio, perché Monza voleva trovare una soluzione per restare in calendario: “Ma oggi non è possibile fare quel ragionamento e il problema non riguarda solo noi ma tutti i GP. Il costo del contributo che si paga ogni anno a Liberty Media è mediamente molto alto. È veramente difficile immaginare, nel caso del GP di Monza, che nel 2018 ha avuto un costo di 24 milioni di dollari, una cifra enorme, che si possa continuare a sostenerlo. Le richieste di Liberty Media sono troppo vicine a queste ultime e sono purtroppo in aumento, ma così non è possibile. L’ACI farà la sua parte, si assume la responsabilità che le è stata delegata dalla legge del 2013, si rende perfettamente conto dell’importanza del ruolo che svolge come Federazione sportiva, ma tutto questo deve essere mediato e deve avere la possibilità di una sostenibilità economica che altrimenti metterebbe veramente in difficoltà l’ACI stesso. Dobbiamo convincere Liberty Media che Monza ha un valore insostituibile per il Campionato del Mondo e vogliamo che sia riconosciuto“.
Sticchi Damiani lascia poi intendere che Monza è preparata all’idea di non riuscire a raggiungere un accordo con Liberty Media: “Noi ci sentiamo appoggiati da questo Governo e sappiamo e che ci segue con attenzione come la Regione Lombardia. Dobbiamo convincere i promoter che Monza ha un valore insostituibile nel mondiale di F1 e noi ci teniamo che sia riconosciuto. Questa è una trattativa fatta in un momento di maggiore serenità rispetto a quando tre anni fa abbiamo firmato l’accordo con Bernie Ecclestone, in cui bisognava assolutamente superare quella fase per non affogare”.
Redazione MotoriNoLimits