Dopo dieci tappe estenuanti interamente in Perù, si è conclusa la 41° edizione della Dakar: i vincitori sono Nasser Al Attiyah che si aggiudica il terzo sigillo nelle auto, Toby Price nelle moto, Nicolas Cavigliasso nei quad, Francisco « Chaleco » Lopez nei SxS, e infine Eduard Nikolaev (Kamaz) nei camion. Dopo il rush finale dei 112km intorno a Pisco, i piloti hanno sfilato sulla spiaggia della Magdalena a Lima.
Moto
La favola di Toby Price si è conclusa nel migliore dei modi: la sua partecipazione sembrava a rischio dopo l’incidente di 5 settimane fa in cui ha riportato la frattura al polso destro. Alla sua 5° partecipazione, l’australiano della KTM si è imposto per la regolarità nonostante il dolore al polso ed ha regalato a KTM il 18° successo. La Casa austriaca ha firmato un podio tutto arancione con Matthias Walkner 2°, e Sam Sunderland 3°. Ai piedi dal podio un ottimo quanto sfortunato Pablo Quintanilla. Caduto nell’ultima speciale, il cileno ha perso tutte le speranze per la lotta per la vittoria. “È pazzesca questa Dakar ed è folle pensare di salire sul primo gradino del podio riportando una sola vittoria di tappa. Sono stati 10 giorni molto lunghi. A Lima non ero sicuro di farcela per il dolore che avevo al polso, ma la gioia è più forte del dolore. Non mi definisco un guerriero, ma non mi arrendo mai. Adoro questa famiglia della Dakar, amo il team KTM ed il supporto ricevuto dai connazionali australiani è stato incredibile”.
Maurizio Gerini è stato il migliore degli italiani in moto. Alla seconda partecipazione, il pilota di Chiusanico (Husqvarna) ha chiuso nella Top 15 con un ottimo 14° piazzamento della generale. “Sono felicissimo! Un risultato per niente scontato. Ho cercato sempre di fare il mio ritmo senza prendermi rischi inutili. Sono stati 10 giorni molto impegnativi fisicamente. Dedico questa vittoria all’amico Fausto (Vignola). Lo scorso anno siamo arrivati insieme, quest’anno ha corso con me!”.
Auto
Un solo duo ha dominato nella corsa delle auto, quello composto da Nasser Al Attiyah e Mathieu Baumel. Leader della generale dalla terza tappa, il principe del Qatar ha centrato il terzo successo, regalando a Toyota la prima vittoria. La corsa non è stata però scontata anche perché il qatariota si è battuto con piloti del calibro di Stéphane Peterhansel, Sébastien Loeb o Nani Roma. Dopo 10 giorni di corsa e costanti colpi di scena, come l’abbandono di Peterhansel, al-Attiyah è salito sul primo gradino del podio, secondo Nani Roma (Mini), terzo Sébastien Loeb su Peugeot.
Side by Side
I 30 partenti al via nella categoria SxS hanno regalato una bella battaglia con il cileno Chaleco Lopez che ha vinto al debutto nella categoria dopo essere salito sul podio per ben 2 volte in moto (3° nel 2010 e nel 2013). Secondo lo spagnolo ed ex motociclista Gerard Farres (3° nel 2017), terzo Reinaldo Varela.
Quad
L’argentino Nicolas Gavigliasso ha letteralmente dominato la categoria vincendo 9 tappe su 10. “Non è stata facile come sembra”, ha ammesso il pilota di Cordoba. Secondo della generale a 1h55 dal vincitore, Jeremias Gonzalez Ferioli. Terzo il francese Alexandre Giroud.
Camion
La vittoria di Eduard Nikoalev (Kamaz) non è stata per niente scontata, ma alla fine si è imposto sul compagno di squadra Dmitry Sotnikov (2°). Terzo l’olandese Gerard de Rooy su Iveco.
Redazione MotoriNoLimits