Ieri sera fuori da San Siro ci sono stati scontri tra ultras. Purtroppo c’è una vittima, Daniele Belardinelli, morto stamattina all’ospedale San Carlo dove era stato ricoverato in gravi condizioni dopo essere stato travolto da un’auto. Quello che ci manda in bestia è che tutti i TG e i GR gridino subito al SUV. A parte il fatto che non ci sono certezze neppure sulla tipologia di auto, si sa solo che è di colore scuro, perché additare sempre e comunque una categoria come se fosse simbolo del male? Le guida chiunque, ma sembrano essere sempre la causa di tutti i mali: inquinano, bloccano il traffico davanti alle scuole, investono persone e non si fermano nemmeno a soccorrerle. A quanto detto dal questore di Milano Marcello Cardona, un gruppo di tifosi napoletani a bordo di un pulmino sarebbe stato assalito da ultras interisti in Via Novara, nelle vicinanze dello stadio verso le 19.30, collutazione, confusione e il SUV avrebbe travolto Belardinelli. Per ora chi era alla guida non è ancora stato rintracciato e – dice sempre il questore – potrebbe non essersi accorto dell’incidente (cosa che ci sembra molto strana, questa sì).
C’eravamo anche noi allo stadio ieri sera: stamattina quella che doveva essere una partita in un giorno di festa è additata da tutti come se fosse stata l’inferno. Vi assicuriamo che allo stadio vanno anche e soprattutto persone normali, che il calcio è ancora sport per chi è sano e che i delinquenti sono ovunque. Le curve di tutte le squadre hanno le loro colpe, così come le società che le pagano. I cori razzisti di ieri sera sono niente rispetto a quello che si sentiva qualche anno fa, ma danno sempre fastidio – e molto – a chi va allo stadio solo per vedere una partita.
Ci fa schifo che gente venga accoltellata, che scoppino risse, che uno investa una persona e non si fermi; ci mette una grande tristezza che una persona sia morta, ma non facciamo di tutta l’erba un fascio come sempre accade in Italia: il calcio non è un girone infernale frequentato da criminali, così come i SUV non sono macchine infernali e da mettere sempre sotto accusa. Ieri sera c’erano 64.000 e passa persone a San Siro: chissà quante di loro sono venute guidando un SUV, vogliamo metterle tutte in galera? Fermiamo le macchine e ragioniamo prima che la cosa sfugga di mano e a rimetterci sia il pubblico perbene. E i criminali sono quelli che scatenano risse ma anche quelli che omettono il soccorso, un reato, che si sia alla guida di una supercar, di un SUV, di una Bianchina o di un carretto. Si sa, in fondo l’intento di tutte le società di calcio è chiudere gli stadi anche se non lo ammetteranno mai, risparmiare per la gestione degli impianti, tutti davanti alla TV, ovviamente a pagamento, guadagnarci di più dai diritti TV e far passare solo le notizie che vogliono. Perché il giorno in cui non ci saranno più 60mila e passa spettatori paganti presenti, si potrà far credere qualunque cosa. Anche che ieri sera 64.000 bestie si siano scatenate contro un giocatore di colore, cosa che non è assolutamente stata. Mischiare volutamente razzisti, imbecilli, criminali che si sono affrontati e accoltellati fuori dallo stadio, curve con sport e appassionati può solo danneggiare tutti. Se poi andate allo stadio guidando un SUV, occhio che rischiate la gogna. Se poi è diesel, sedia elettrica diretta.
Barbara Premoli