Monza ha bisogno di 100 milioni di euro per rinnovare la sede del GP d’Italia e assicurarsi il rinnovo del contratto con Liberty Media.
A scriverlo La Gazzetta dello Sport, con un articolo di Andrea Cremonesi: “I soldi in qualche modo li troveremo“, ha detto Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI, da oltre un anno azionista di maggioranza della SIAS, la società che gestisce l’autodromo. Il progetto da 100 milioni di euro implica una serie di lavori che riguardano interventi in pista e non solo: i sottopassaggi che conducono al paddock devono essere allargati, separando i pedoni da macchine e camion (sarebbe un sogno… e la fine dell’incubo di possibili incidenti); le tribune, e in particolare quella centrale che risale al 1940; i servizi igienici (praticamente assenti). Per quanto riguarda invece la pista, si vorrebbe riportare la seconda di Lesmo al raggio originario, modificato nel 1994 per motivi di sicurezza dopo la tragedia di Senna, cosa che comporterebbe l’ampliamento delle vie di fuga (e l’abbattimento di alberi). Il progetto comprende anche l’eliminazione di almeno una tra prima e seconda variante e portare la larghezza di tutto il circuito ai 12 metri imposti da regolamento FIA (Monza ha una deroga per via della storicità del tracciato). Infine Sticchi Damiani vorrebbe recuperare l’anello ad alta velocità: “E’ un’opera che possiamo fare già nel 2019, vogliamo recuperare l’anello per poter ampliare la nostra offerta. Insieme stradale e anello ad alta velocità costituiscono una pista di 10 chilometri, quanti altri possono vantare qualcosa di simile?“.
Ma, come si legge nell’articolo, tutto questo potrebbe restare un sogno se non si dovessero sbloccare due aspetti: la riformulazione della Convenzione con il Consorzio Parco (i Comuni di Milano, Monza e la Regione Lombardia, proprietari dell’area) e il contratto con Liberty media per continuare a ospitare la F1. “La convenzione scade tra due anni, cerchiamo un accordo lungo“, ha detto Sticchi Damiani”, “che giustifichi un simile investimento. A settembre c’è stato un vertice in Regione, eravamo tutti d’accordo ma sono passati tre mesi e l’unico segnale concreto è stato lo stanziamento regionale di 15 milioni di euro, comunque importantissimo. Ora bisogna stringere i tempi. Perché senza la nuova Convenzione come faccio a chiudere l’accordo con Liberty? Le posizioni sono ancora molto distanti sulle aree che vorremmo gestire e non abbiamo ancora parlato di cifre…“.
Sicuramente un bel progetto per arrivare con una struttura moderna e funzionale a settembre 2022, quando l’Autodromo festeggerà i 100 anni: ma servono quei 100 milioni e soprattutto che tutte le parti coinvole siano d’accordo. E che Liberty Media accetti di rinegoziare il contratto sulla base di questi impegni a lungo termine. Certo, quella cifra riporta coi piedi per terra: trovarla non sarà certo facile… ma in fondo sognare non costa niente, no?
Redazione MotoriNoLimits