In queste righe si intrecceranno tre storie di caschi. Ieri l’account Twitter della Mercedes F1 ha postato un video in cui si vedono Hamilton e Vettel che si scambiano i caschi. Alla fine di una stagione combattuta e tirata, è una bella scena che ci fa piacere vedere. Quanto di circostanza fossero i sorrisi tra i due? Non ci è dato saperlo, però le facce sembravano veramente rilassate ed è bello vedere due campioni del mondo fare un gesto così simbolico. L’elmo da corsa è pur sempre l’anima di un pilota.
The ultimate respect between racing drivers… 🤜🤛@LewisHamilton #Seb5 #F1 #AbuDhabiGP pic.twitter.com/hHpSwWzkxS
— Mercedes-AMG F1 (@MercedesAMGF1) 26 novembre 2018
Questa scena mi ha riportato alla memoria le parole di Jo Ramirez, ex team manager McLaren (tra i molteplici ruoli avuti nel motorsport), che in una recente intervista ha svelato che alla fine del GP del Giappone 93 a Suzuka aveva organizzato una cosa che avrebbe potuto essere veramente storica. Jo, da team manager, aveva vissuto la lotta intestina tra Senna e Prost. Nonostante la maggior amicizia e alchimia con Ayrton, era molto legato anche ad Alain. Ecco che, proprio grazie all’amicizia che lo legava a entrambi i piloti, per il GP aveva organizzato un incontro tra Alain e Ayrton nel post-gara dove i due dovevano scambiarsi i caschi. Era un modo per salutare Alain che si ritirava dalle scene e per mettere fine alla lunga “guerra” tra i due con Ayrton che avrebbe continuato la sua carriera.
Purtroppo la cosa non si concretizzò. Jo dice di non ricordare bene perché, ma di sicuro nel post-gara Senna non era tranquillissimo dopo quello che successe in pista con il giovane Irvine. Il rammarico fu grande, ma fu poi cancellato dal podio di Adelaide dove Senna invitò Prost a condividere il primo gradino del podio. Era finita un’era per entrambi. Destino beffardo, nessuno dei due da quel giorno salì più su un podio. Sarebbe stato interessante vedere lo scambio. Studiare le reazioni e le emozioni dei due.
Uno scambio comunque ci fu, nel 1989, ma per motivi pubblicitari. Tempo fa ho ritrovato una foto del casco di Senna da cui sbucava il notissimo nasone di Prost. Con l’aiuto dell’ex direttore di Autosprint, Alberto Sabbatini, si scoprì che alla fine di una giornata di test a Jacarepagua si doveva girare uno spot commerciale con protagonista Ayrton. Che però non era più disponibile. Ecco che allora toccò a Prost indossare il casco del rivale senza alcun problema. Allora Ayrton e Alain si sorridevano ancora nonostante le lotta in pista. La vera faida iniziò poco dopo, al GP di Imola… Ma questa è un’altra storia.
Riccardo Turcato