Per il quinto anno consecutivo il penultimo round del Mondiale MotoGP va in scena al Sepang International Circuit. Il GP della Malesia si disputa dal 2 al 4 novembre sul circuito disegnato da Hermann Tilke e inaugurato nel marzo 1999. Situato a 85 km da Kuala Lumpur, all’interno di una piantagione palme di 260 ettari, è il secondo tracciato più lungo del Mondiale dopo Silverstone e uno dei più duri per gli impianti frenanti delle MotoGP. Qui gareggiava anche la Formula 1 ma i freni delle monoposto erano meno sollecitati rispetto a quelli delle moto. Per le MotoGP le numerose staccate, l’elevata percentuale di tempo speso in frenata e il clima tropicale rendono la gestione delle temperature piuttosto critiche, sia per i freni sia per i piloti: nel 2015, durante la gara, la temperatura dell’aria era di 35 gradi e quella dell’asfalto di 47 gradi. Nel 2016, invece, la pioggia è stata protagonista in FP2, FP4, Q1, Q2 e persino in gara: diversi piloti provarono i dischi Brembo in carbonio per ovviare ai problemi di variabilità del meteo e di pioggia intermittente. Proprio quella sperimentazione si è rivelata decisiva per le vittorie nel 2017, sotto la pioggia, di Marc Marquez a Misano Adriatico e di Andrea Dovizioso a Motegi con i dischi in carbonio. Secondo i tecnici Brembo che assistono il 100% dei piloti della MotoGP 2018, il Sepang International Circuit rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 5, valore registrato anche da Motegi, Spielberg e Barcellona.
L’impegno dei freni durante il GP
Al Sepang International Circuit le Formula 1 utilizzavano i freni 8 volte al giro per un totale di 17 secondi mentre le MotoGP vi fanno ricorso 11 volte per un tempo più che doppio, ossia 35 secondi. Ciò significa che i freni delle moto sono in funzione per il 29% della gara e quelli delle monoposto per il 17%. La decelerazione media sul giro delle MotoGP è di 1,07 g a causa della presenza di 5 frenate contraddistinte da meno di 1 g. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi si sfiora la tonnellata. In altri termini, per ogni minuto di gara i piloti sono chiamati ad un carico complessivo sulla leva di 24 kg.
Le frenate più impegnative
Delle 11 frenate del circuito 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e 6 sono light. La curva più impegnativa è la Pangkor Laut (curva 1): le MotoGP vi arrivano a 318 km/h e dopo 5,3 secondi di frenata in cui percorrono 263 metri entrano in curva a 74 km/h. Ai piloti è richiesto uno sforzo fisico non indifferente: 1,5 g di decelerazione e 6,8 kg di carico sulla leva del freno mentre il liquido freno Brembo HTC 64T raggiunge gli 11,7 bar di pressione. Molto tosta è anche la curva 15, a cui si arriva dopo il Penang Straight: le MotoGP passano da 311 km/h a 72 km/h in 5,6 secondi, grazie a un carico sulla leva del freno di 6,1 kg. Lo spazio di frenata è invece di 270 metri mentre la decelerazione tocca gli 1,5 g. Altre tre curve sfiorano i 200 metri di spazio di frenata: la curva 4 con 194 metri, la curva 9 con 191 metri e la curva 14 con 189 metri. In quest’ultima le moto arrivano a “solo” 182 km/h e quindi il delta di velocità ottenuto con la frenata è inferiore ai 100 km/h.
Prestazioni Brembo
Le moto con freni Brembo hanno vinto tutte e 26 le edizioni del GP di Malesia della classe regina finora disputate, incluse quelle ospitate a Shal Alam e Jojor. Dal 2001 al 2006 i piloti italiani hanno vinto 5 edizioni consecutive: 4 Valentino Rossi e una ciascuno Max Biaggi e Loris Capirossi. La Ducati ha vinto le ultime due edizioni con Andrea Dovizioso. La Yamaha invece non vince a Sepang dal 2010.
Redazione MotoriNoLimits
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