Con le prime prove libere del Ferrari Challenge hanno preso il via a Monza le Finali Mondiali 2018, evento conclusivo della stagione sportiva Ferrari che vede protagoniste in pista oltre 150 vetture e propone un paddock ricco di attrattive per tutta la famiglia.
Nove gare. Da oggi l’evento entra nel vivo, con le prime tre gare del Ferrari Challenge, che deve ancora assegnare gran parte dei titoli delle tre serie continentali. Due i campionati ancora da decidere in Europa e in Asia, addirittura tre i titoli ancora in cerca di un padrone nella serie nordamericana. La pista di Monza esalta come poche altre l’enorme potenza della 488 Challenge che è in grado di sviluppare 670 cavalli. Sull’asciutto, dall’uscita della Parabolica fino alla staccata della prima variante, le vetture arrivano a sfiorare i 300 km/h, punte di velocità mai toccate prima nel monomarca e molto più alte di quelle che riescono a fare registrare le vetture GT3.
Regine della pista. Le gare del Challenge saranno intervallate dalle sessioni di Programmi XX e Formula 1 Clienti. Le monoposto a Monza sono di casa se è vero che l’autodromo è da sempre sede del Gran Premio d’Italia di Formula 1. Gli spettatori avranno così la possibilità di vedere sfrecciare vetture leggendarie, come la F1-89, la monoposto che prima di qualunque altra introdusse il cambio semiautomatico con i leveraggi al volante, la 412 T2, ultima vettura con motore V12, impiegata nel 1995, o le auto che hanno contraddistinto l’era targata Michael Schumacher come la F2001, F2003-GA, F2004, e poi quella di Kimi Raikkonen e Felipe Massa (F2007 ed F2008).
Potenza e tecnologia. Assieme alle vetture di Formula 1 ci saranno anche quelle dei Programmi XX, auto create unicamente per la pista progettate senza compromessi perché non destinate ad alcun campionato. La FXX K EVO, presentata alle Finali Mondiali del Mugello del 2017, è l’ultima nata di questa serie di vetture specialissime riservate a clienti altrettanto particolari: è dotata di 1050 cavalli, garantiti dall’azione combinata di un motore termico V12 da 6 litri e da un sistema di recupero dell’energia cinetica in frenata di derivazione Formula 1. Insieme a questo gioiello di potenza e tecnologia anche le altre due vetture dei programmi, la FXX del 2006 e la 599XX del 2009.
Quaranta leggende. Le Finali Mondiali non sono un evento da vivere solo in pista. Anche il paddock è un vero e proprio spettacolo. In un padiglione sono riunite quaranta macchine tutte in qualche modo collegate a Monza. Si va dalle vetture storiche, tra cui sei esemplari di 750 Monza, alle auto del Ferrari Challenge, per il quale Monza è sempre stata un appuntamento d’obbligo, alle vetture Gran Turismo degli anni più recenti fino ad arrivare alle vetture di Formula 1 che hanno vinto all’Autodromo Nazionale, come la F1-87/88C, o la 312 T che permise a Lauda di aggiudicarsi il titolo proprio in Italia undici anni dopo John Surtees.
Gamma. In un altro padiglione tutta la gamma attuale, con le vetture a otto e dodici cilindri tra cui la Ferrari 488 Pista Spider appena presentata al Motor Show di Parigi. Attesissime anche la due Ferrari Monza SP1 ed SP2 che hanno nel nome il trait-d’union con la location delle Finali Mondiali 2018. Per i più piccoli è invece previsto il paddock junior, con tante attività ludiche organizzate da personale specializzato.
Show. A concludere nel migliore dei modi l’evento di Monza, domenica nel primo pomeriggio sarà il Ferrari Show con le vetture di Formula 1, i piloti GT della Casa di Maranello insieme a Marc Gené, le auto protagoniste alla 24 Ore di Le Mans e nei più importanti campionati a ruote coperte e un numero record di vetture prodotte a Maranello nel corso degli anni. Un evento da non perdere, che tingerà Monza di rosso Ferrari.
Redazione MotoriNoLimits