Le prime libere del GP del Messico confermano le previsioni della vigilia, ovvero che è un circuito favorevole alle Red Bull. Il più veloce è stato Max Verstappen, seguito da Daniel Ricciardo,
davanti alle Renault di Carlos Sainz e Nico Hulkenberg, vera sorpresa delle FP1. Dietro di loro le Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas e le Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, che ha avuto un piccolo testacoda senza conseguenze. Qualche problema anche in casa Mercedes, con Hamilton che ha lamentato qualche calo di potenza. Punto interrogativo sulle FP2, per le quali è prevista pioggia, cosa che rallenterebbe il lavoro dei team.
In azione in qusti primi 90 minuti tre piloti del venerdì, con Esteban Ocon sostituito da Nicholas Latifi alla Force India, Charles Leclerc che ha lasciato il volante ad Antonio Giovinazzi in Sauber e Fernando Alonso che ha lasciato che fosse Lando Norris a divertirsi in pista McLaren. Cosa curiosa, tutti e tre sono riusciti a fare meglio dei titolari sull’altra macchina: Latifi P10, un posto davanti a Sergio Perez, con Norris davanti a Stoffel Vandoorne in P15 e Giovinazzi in P12 con Marcus Ericsson 14°.
In fondo alla classifica Pierre Gasly, che non è riuscito a fare un tempo prima di dover tornare ai box con la Toro Rosso, sulla quale è stata rimontata una power unit Honda di vecchia specifica, per cui domenica perderà 15 posizioni in griglia. Nono invece Brendon Hartley, davanti alle due Force India. Sessione frustrante per la Haas, rivale della Renault per il 4° posto nel Costruttori, con Romain Grosjean P13 e Kevin Magnussen 17°, entrambi molto critici sulle prestazioni dei pneumatici.
Barbara Premoli