Pink hypersoft, Purple ultrasoft e Red supersoft sono le tre mescole nominate per il GP del Messico. I Pink hypersoft saranno usati per la quinta volta in questa stagione: una novità sul popolare tracciato messicano. L’Autodromo Hermanos Rodriguez è uno dei circuiti più veloci dell’anno sul quale i piloti potranno sfruttare fino in fondo proprio il potenziale da record della mescola hypersoft. La configurazione attuale del tracciato si basa su quella originaria risalente al 1962 e ne conserva alcuni tratti ‘old school’.
IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEI PNEUMATICI
– Con l’introduzione del Pink hypersoft, le mescole nominate per questa gara sono effettivamente due step più morbide rispetto al 2017, quando furono nominate Yellow soft, Red supersoft e Purple ultrasoft. Tutte le mescole 2018 sono più morbide di uno step rispetto alle equivalenti del 2017.
– L’asfalto è abbastanza liscio e scivoloso: ciò riduce i livelli di usura e degrado dei pneumatici.
– La pitlane è una delle più lunghe di tutta la stagione. Tale fattore aumenta il tempo necessario per la sosta e probabilmente spingerà i Team a scegliere strategie su un solo pitstop.
– Nel 2017, Max Verstappen (Red Bull) ha vinto con un solo pit stop. Alcuni piloti hanno scelto due soste, grazie anche al periodo di virtual safety car.
– Questo tracciato è piuttosto vario: presenta due rettilinei molto veloci (lo scorso anno Sebastian Vettel ha raggiunto i 362,4 km/h) e un settore particolarmente lento e tortuoso, dove sorgeva la famosa Peraltada.
– La gara in Messico presenta un’altitudine maggiore rispetto agli altri gran premi: le monoposto generano meno deportanza con l’aria più rarefatta, e devono riuscire a sfruttare al meglio il grip meccanico offerto dai pneumatici.
MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING: “La nomination per la gara in Messico è effettivamente la stessa che porteremmo su un circuito cittadino. Ci aspettiamo che su questa pista i Team gestiscano i livelli di usura e degrado dei pneumatici al fine di impostare una strategia su una sosta, considerato anche il tempo per percorrere la pit lane. Un altro fattore importante è quello del meteo: in passato si sono viste condizioni molto varie in questo periodo dell’anno. Su questo tracciato negli ultimi anni ci sono stati alcuni incidenti, e le probabilità che entri la safety car superano il 60%. Di conseguenza, è fondamentale per i Team mantenere una certa flessibilità nella strategia di gara”.
QUALI NOVITÀ?
– L’ultimo test di sviluppo slick in ottica 2019 si terrà martedì dopo la gara, con Sauber in pista a Città del Messico.
– Pirelli raggiungerà la 200° vittoria in F1 dopo questo gran premio: la maggior parte dei successi sono arrivati in regime di monofornitura, dal 2011 a oggi.
Redazione MotoriNoLimits