Non me ne voglia la memoria del nostro grande Giorgio Faletti se prendo in prestito per questo pezzo il nome della rubrica che curava per Autosprint. Ma NOSTALGIA CANAGLIA è proprio quello che mi viene in mente pensando alle righe che sto per scrivere qui di seguito. Sì perché nella vità, volenti o nolenti, capita che si è costretti a interfacciarsi con il passato. Apri un album di foto, una scatola, qualcosa che avevi stivato e che ritrovi con piacere.
E’ quello che è successo a me ritrovando un vecchio gioco Lego regalatomi che altro non è che una delle prime rappresentazioni di circuito di F1 della Casa danese.
La passione per i motori nasce anche da queste piccole cose. Sono riaffiorati alla memoria momenti felici e spensierati di pomeriggi passati a inventare chissà quali gare e sfide. Epoca senza videogames, realtà virtuale, internet con news immediate. Dove per avere informazioni sui tuoi beniamini dovevi attendere Autosprint in edicola, o Andrea de’ Adamich la domenica su Grand Prix o, per chi scrive, anche Renato Ronco su Crono tempo di motori. Memorie che ogni tanto dobbiamo essere contenti di ripescare dal cassetto dei ricordi, per fermarci un attimo e rifiatare dal ritmo senza sosta della vita moderna.