Pioggia, nebbia, sole: il meteo non ha fatto mancare nulla a questo fine settimana targato ACI Racing Weekend al Monza Eni Circuit rendendo ancor più appassionanti 12 gare di sei serie.
Su tutte il Campionato Italiano Gran Turismo che in Brianza ha vissuto il suo penultimo appuntamento stagionale e che ha visto mutare, al termine di gara 2, la testa della classifica: primi ora sono Daniel Zampieri e Giacomo Altoé con la Lamborghini Huracan di Antonelli Motorsport che sopravanzano il precedente leader Stefano Gai (Ferrari 488 team Baldini), oggi solo quarto, di 5 punti. Sono seguiti dall’israeliano Bar Baruch, vincitore ieri di gara 1 insieme a Mattia Drudi, con l’Audi R8 Audi Sport Italia. Questi quattro piloti si contenderanno a fine mese il titolo al Mugello.
In gara 1 parte in pole la Ferrari 488 # 27 del team Baldini con Stefano Gai che mantiene la testa alla prima variante, seguito dalle due Lamborghini Huracan di Raffaele Giammaria (#36 Imperiale Racing) e del polacco Karol Basz (#16 Imperiale Racing). Alla fine del primo giro Giammaria conquista la testa, mentre l’israeliano Bar Baruch (Audi R8 Audi Sport Italia #7) risale posizioni e si colloca al terzo posto nel corso del terzo giro. Lo stallonamento della gomma posteriore sinistra costringe Giammaria al ritiro, nel corso del quarto giro, avvenuto dopo un inutile tentativo di raggiungere i box che ha avuto il cattivo risultato di spargere detriti lungo un considerevole tratto di percorso. La gara dopo la bagarre dei primi giri si stabilizza: Gai in testa, poi Baruch e Lorenzo Veglia (#19 Huracan Antonelli Motorsport).
Si intensifica la pioggia nei minuti dell’apertura della corsia box: al termine del 12° giro Gai cede il volante a Giancarlo Fisichella. Mentre si cerca di capire quali sono le nuove posizioni, colpo di scena al 14°: la 488 #71 AF Corse di Christopher Froggatt esce alla prima variante rendendo necessario l’intervento della safety car. La ripartenza a 12 minuti dal termine vede al comando la #7 con Mattia Drudi, seguita dalla #16 con Vito Postiglione, dalla #19 con Loris Spinelli, dalla #27 di Fisichella e dalla #15 dell’olandese Max Koebolt (BMW M6 Padova Team prima condotta da Stefano Comandini). Due Porsche doppiate fanno da tappo e i primi due guadagnano alcuni decisivi secondi. Spinelli consolida il terzo posto staccando Fisichella che deve difendersi dalla Huracan #63 di Daniel Zampieri (vettura Antonelli guidata in precedenza da Giacomo Altoé). Nel finale Postiglione cerca inutilmente di insidiare Drudi che taglia il traguardo con quasi 6 secondi di vantaggio. Spinelli giunge terzo, ma verrà classificato al sesto posto per una penalizzazione di 10 secondi (mancato rispetto delle procedure della safety car). Sul gradino più basso del podio vi è quindi la BMW di Koebolt. Quarto “Fisico” davanti a Zampieri.
Gara 2 ha la Ferrari #27 di Fisichella in pole position, accanto a lui la Huracan #16 di Vito Postiglione. Parte in testa “Fisico” sopravanzando tutti, ma in anticipo, costringendo la direzione gara a comminargli un drive through che gli viene comunicato nel corso dell’ottavo giro. In ogni caso la cronaca dei primi giri riporta che Fisichella si difende dall’attacco della Lamborghini Super Evo #132 del serbo Milos Pavlovic che precede la #16. Spinelli (Huracan #19) risale posizioni e conquista prima il terzo e poi il secondo posto. Sta per avvicinare e attaccare la Rossa #27 ma arriva la notizia della penalizzazione e quindi attende che Fisichella rientri ai box. Cosa che avviene al decimo giro. Spinelli è al comando, dietro di lui Postiglione e la Huracan #63 di Zampieri, mentre la Ferrari della Baldini si attesta al decimo posto. Viene il momento dell’apertura della corsia dei box. Al termine della girandola dei cambi pilota, a meno di 18 minuti dal termine, si trovano in testa due Lamborghini dell’Antonelli Motorsport: la #19 di Veglia e la #63 di Altoé. Dietro di loro la Huracan Imperiale Racing #16 di Basz, la Ferrari di Stefano Gai e l’Audi di Bar Baruch. Veglia sembra imprendibile, ma prevalgono i calcoli di scuderia in chiave campionato: rallenta e nel corso del 24° giro viene superato da Altoé che conquista, con Zampieri, vittoria e leadership che dovrà difendere nell’ultimo round di campionato. Podio quindi tutto Lamborghini. Poi Ferrari e Audi.
Salvatore Tavano si è aggiudicato a Monza il titolo del TCR Touring Car Championship Italy a conclusione di un campionato che lo ha visto assoluto dominatore. La certezza matematica giunge già nella giornata di sabato, quando il pilota Motorsport ottiene un sapiente quinto posto con la sua Seat Cupra, rendendo vano il tentativo di recupero in classifica dell’ottimo Luigi Ferrara (Alfa Romeo Giulietta 42 Racing SA) che vince gara 1 sfruttando le sue doti sul bagnato e gara 2 anche per parecchi errori commessi dagli avversari. In pole di gara 1 la Cupra Leon del macedone Igor Stefanovski beffato all’avvio da Eric Scalvini (Hyundai i30 BRC Racing Team) e dallo stesso Tavano, partiti in prima fila. La svolta nel corso del quarto giro quando uno scatenato Ferrara conquista la prima posizione, difendendosi poi da Scalvini. Tavano non vuole rischiare e si lascia precedere al traguardo anche da due piloti della Pit Lane Competizioni: Enrico Bettera (Audi RS3) e Andrea Larini (Cupra TCR). Luigi Ferrara si ripete in gara 2, vincendo una prova caratterizzata da continui colpi di scena propri da “ultimo giorno di scuola” con titolo già assegnato. Tante le emozioni, iniziate con un appassionante partenza che vede Stefanovski al comando. Safety car al secondo giro per un’uscita di pista in fondo al plotone con ripartenza caratterizzata da grande bagarre: il macedone va dritto alla prima variante ma conserva la testa, alle sue spalle duellano Bettera, Matteo Greco (Cupra TCR) Scalvini e Tavano. Questi ultimi due si toccano con il risultato che Scalvini deve ripartire dalle ultime posizioni (rimonterà poi parecchie posizioni ma verrà tradito dal dechappamento della ruota anteriore destra) e che a Tavano verrà comminato un drive through. Ferrara naviga in sesta posizione. Bettera nel corso del 5° giro supera Stefanovski ma al 7° giro vi è un triplo contatto fra i due in virtù del quale Bettera è costretto al ritiro mentre il macedone è punito con un drive through. A Ferrara, che grazie ad una condotta regolare era salito in seconda posizione, non resta che attendere che Stefanovski rientri ai box per scontare la penalizzazione (arriverà decimo), si spalancano così le porte della sua seconda vittoria in due giorni che lo porta a soli 2,5 punti in classifica dal campione Tavano (oggi solo dodicesimo). Sul podio Lorenzo Nicoli (Honda Civic MM Motorsport) e Matteo Greco.
I campionati monomarca in programma non hanno lesinato emozioni. Il MINI Challenge ha offerto sotto la pioggia di sabato due gare emozionanti cariche di sportellate e continui colpi di scena. In gara 1 vittoria di Luca Rangoni che ha preceduto Gabriele Torelli e Alessio Alcidi, i tre racchiusi in mezzo secondo. In gara 2 affermazione di Torelli davanti a Filippo Maria Zanin e Tobia Zarpellon.
Nella Seat Leon ST Cup in gara 1 vittoria per Alberto Bassi che ha preceduto Guido Sciaguato e Alberto Biraghi, mentre in gara 2 primo posto per Paolo Palanti davanti a Franco Gnutti e Nicola Guida. Il Trofeo Abarth Selenia ha invece salutato le affermazioni, sia in gara 1 sia in gara 2, del finlandese Juuso Pajuranta (V-Action/Zatti Sport). Sul podio con lui Cosimo Barberini (Thunder-B/Autoalberta) e Andrea Mabellini (V-Action/Zatti Sport), un secondo e un terzo posto a testa. Infine la numerosa pattuglia del Trofeo Super Cup, più di quaranta vetture al via, ha festeggiato la doppia vittoria di Massimo Pigoli (A-Style Team) su Porsche 997 Cup.
Redazione MotoriNoLimits