La Mercedes non poteva sperare in un risultato migliore nelle qualifiche del GP del Giappone, portando a casa una doppietta con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas ma, soprattutto, con Sebastian Vettel soltanto 9°, dopo un errore inspiegabile da parte del muretto. La strategia e la pioggia che è rimasta lontana il tempo necessario per disputare il Q3 hanno portato al campione inglese l’80° pole position e l’8° della stagione, grazie a una gestione perfetta e all’azzardo, che fa parte della F1.
Entrambi i piloti sono infatti riusciti a fare il tempo nell’ultima e decisiva parte delle qualifiche prima che arrivasse la pioggia, portando a casa la quinta doppietta consecutiva a Suzuka. E il tempo nel Q2 l’hanno fatto con le soft, mescola con cui inizieranno la gara domani, con le SF17H sulle supersoft. Terza la Red Bull di Max Verstappen, nel sabato che ha visto esplodere in un urlo di rabbia tutta la frustrazione di Daniel Ricciardo, fuori nel Q2 senza aver fatto alcun tempo per una perdita di potenza e che domani partità 15°. Quarta la Ferrari di Kimi Raikkonen, che salva in qualche modo le qualifiche Ferrari, seguito dalla Haas di Romain Grosjean e dalle Toro Rosso di Brendon Hartley (al miglior piazzamento il sabato) e Pierre Gasly, proprio sulla pista costruita nel 1962 dalla Honda. A chiudere la top 10, Esteban Ocon (sotto investigazione per non aver rallentato abbastanza le bandiere rosse nelle FP3; perderà tre posizioni sulla griglia e partirà quindi dietro a Vettel, Perez e Leclerc, in 11° posizione), Sebastian Vettel e la seconda Force India di Sergio Perez.
Ma sotto i riflettori, inutile girarci attorno, la scelta della Ferrari di far uscire subito nel Q3 entrambi i piloti sulle intermedie. Come ha detto Vettel a fine sessione, se fosse venuto a piovere era la scelta giusta e tutti avrebbero detto che erano stati dei geni. Ma la pioggia non è arrivata, per cui al termine del giro i due sono rientrati ai box per montare le slick, montate dalle Mercedes e da tutti gli altri piloti entrati nel Q3. Azzardo o eccesso di prudenza? Un errore, gravissimo, una decisione stando alle parole di Vettel presa insieme – perché ovviamente questa deve essere sempre la versione ufficiale davanti alle telecamere, si vince e si perde insieme è il mantra di Maranello. Ma anche se la gara è domani oggi probabilmente è calato il sipario sul campionato 2018 della Scuderia. Si è chiuso con quelle troppe uscite e quei troppi errori del tedesco, segnale non di pista umida ma di una concentrazione che è svanita. Bastava osservare con quel viso tirato durante le interviste. E la beffa è che Kimi Raikkonen è là, quarto, il “bollito”, il “pensionato”, il “vecchio”, che nel 2019 andrà alla Sauber per lasciare il posto a Charles Leclerc. Il finlandese è la prova che la Ferrari è una macchina competitiva, non a livello della Mercedes, ma non è da 9° posto dietro alle Toro Rosso. E quel missionwinnow voluto dallo sponsor tabaccaio per questo weekend oggi ha un gusto davvero amaro e beffardo…
Barbara Premoli