Lo scorso weekend in Russia Valtteri Bottas ha gestito in modo ammirevole la questione degli ordini di squadra: questo il parere del presidente FIA Jean Todt. Ai tempi in cui era boss Ferrari, Todt ordinò a Rubens Barrichello di lasciar passare Michael Schumacher nel famigerato GP d’Austria 2001, scatenando l’ira dei fans e portando al bando degli ordini di squadra.
Ma la pratica adesso è legale e Todt ha difeso il boss della Mercedes Toto Wolff per aver fatto vincere Lewis Hamilton a Sochi. “Ho visto quello che è successo ed è stata una decisione onesta e giustificata“, ha detto a La Gazzetta dello Sport. “La differenza è che Bottas è stato molto più disciplinato di Barrichello in Austria 2001. Ma tutto questo parlarne non ha senso, perché le strategie dei team fanno parte della F1. L’unica cosa importante è che non è nascosta a quelli che guardano. Per me è sempre stato spiacevole usare le tattiche, ma ho sempre cercato di gestire quegli episodi con sincerità“.
Wolff dice che Bottas è pronto a fare lo stesso “sacrificio” per aiutare la corsa di Hamilton verso il Titolo 2018. Ma l’ex-compagno di squadra dell’inglese, Nico Rosberg, vede un pericolo per il finlandese: “E’ davvero brutto essere etichettato come pilota numero due. La tua autostima svanisce ed è difficile gestire la cosa a livello mentale. Spero per Valtteri che nelle ultime gare abbia delle ottime prestazioni“.
Quindi da queste dichiarazioni sappiamo che: 1) Barrichello ha tentato di resistere all’ordine dal muretto 2) Nico Rosberg sa che essere il numero due non è piacevole, anzi. Viene il dubbio sulla frase finale: spera forse nelle “ottime prestazioni” di Bottas per rendere difficile la vita a Hamilton se il campionato dovesse restare aperto fino alla fine?
Redazione MotoriNoLimits