La Ferrari conclude il GP Russia nelle medesime posizioni di partenza, terza e quarta con Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Al via Vettel tiene la scia di Hamilton, lo affianca in curva 1 ma non riesce a passarlo in staccata. Raikkonen è subito dietro. Il ritmo si stabilizza, in attesa dei pitstop. Bottas anticipa la sosta fermandosi al giro 13.
La Ferrari reagisce al passaggio successivo con Vettel, che monta le soft e rientra dietro a Bottas. Poi spinge al massimo e quando Hamilton, costretto a coprire la manovra Ferrari, esce a sua volta dai box si trova la Rossa davanti. I due lottano, ma la Mercedes ripassa in seconda posizione. La direzione gara annuncia un’investigazione per la prima manovra difensiva di Vettel, ma non ci saranno conseguenze.
Intanto Raikkonen è in testa e punta a uscire davanti a Ricciardo. La manovra riesce, tutti sono in pista con la gomma più dura. Entrambe le Ferrari segnano giri veloci. Verstappen è al comando, non ha ancora cambiato le gomme e si tiene tutti dietro compattando il gruppo. Al giro 25 Bottas rallenta e fa passare il compagno di squadra. Vettel continua a ritmo serrato (giro più veloce al 32° passaggio), imitato da Raikkonen. Sul passo gara, la Ferrari appare più competitiva che in qualifica. Il finlandese tiene il ritmo necessario a vanificare il rischio Verstappen, che ha cambiato le gomme solo nel finale montando le ultrasoft. “Ci abbiamo privato”, è il team radio di Vettel. E anche presto, dato che il prossimo weekend si torna in pista a Suzuka per il GP del Giappone.
Maurizio Arrivabene: “Quello di Sochi, a partire dal venerdì, è stato per noi un weekend piuttosto difficile. Nonostante il lavoro fatto alla ricerca degli assetti ideali, né al sabato né in gara siamo stati sufficientemente competitivi da poter impensierire i nostri avversari diretti. Rispetto ad altri circuiti, qui ci è mancato qualcosa; questo non ci ha permesso di ridurre il divario di punti. La prossima gara, in Giappone, sulla carta presenta caratteristiche molto simili a quella di Silverstone; quindi a Suzuka avremo indicazioni più precise sul potenziale della nostra vettura; se saranno positive sapremo, nonostante la difficile situazione di classifica, di avere i mezzi per poter lottare fino alla fine.”
Sebastian Vettel: ”Il feeling con la macchina oggi era buono, ero in condizione di attaccare, ma non veloce come gli altri. E’ ovvio che il passo gara era molto meglio di quello di ieri, ma non sufficiente a mettere pressione sui nostri avversari. Abbiamo provato di tutto e sono contento di essere salito sul podio, ma è chiaro che non era questo il risultato a cui puntavamo. Al via sono scattato bene, ma non avevo molto spazio in pista per riuscire a passare. Dopo il pitstop siamo riusciti a superare Lewis, ma lui era in grado di attaccare più di noi, e alla fine non c’è stato niente da fare. Abbiamo perso punti nelle ultime due gare e questo ovviamente non ci aiuta, ma abbiamo un piano da seguire e speriamo di poter fare progressi nelle gare che verranno. Forse i prossimi due circuiti si adattano di più a noi, lo sapremo quando ci andremo. Dobbiamo continuare a spingere, dobbiamo provarci: non si può mai sapere cosa succederà nelle prossime gare.”
Kimi Raikkonen: ”La mia gara oggi non è stata molto movimentata, ero quasi sempre da solo. Purtroppo è ciò che ci aspettavamo che accadesse. Il feeling con la macchina era piuttosto buono; con il primo set di pneumatici abbiamo sofferto un po’ sull’anteriore sinistra, ma una volta passati alle soft la macchina era veramente piacevole da guidare. Purtroppo ieri in qualifica ci è mancata la velocità e ovviamente in gara era difficile sorpassare.”
Redazione MotoriNoLimits