Una volta montate le hypersoft, le Mercedes hanno preso il largo nelle FP2 del GP di Russia, con Hamilton e Bottas davanti alle Red Bull di Verstappen e Ricciardo e alle Ferrari
di Vettel e Raikkonen, con il tedesco a mezzo secondo dal leader e protagonista anche di un testacoda alla curva 13 sul finire della sessione.
Sergio Perez ha dimostrato per l’ennesima volta la competitività della Force India, chiudendo 7°, ma a impressionare sono state le Toro Rosso, grazie al nuovo motore a combustione interna montato dalla Honda sulle monoposto di Pierre Gasly e Brendon Hartley, con il francese che ha chiuso 8°, a soli 0.015s da Perez. I migliori tempi di Haas e Renault sono stati quelli di Kevin Magnussen 11° e Carlos Sainz 12, a oltre due decimi dal messicano. Ma la prestazione di oggi pomeriggio non deve far dimenticare che entrambi i piloti Toro Rosso dovranno scontare una penalità in griglia domenica, come le due Red Bull e la McLaren di Fernando Alonso, per via di sostituzioni di componenti sulle power unit.
Nono tempo per Esteban Ocon e 10° Marcus Ericsson, nonostante non abbia girato nelle FP1 (al suo posto ha girato Antonio Giovinazzi). Continua a non essere a suo agio Charles Leclerc nel suo primo weekend ad Sochi Autodrom: dopo il testacoda nelle FP1, è andato largo alla curva 5 finendo sui cordoli e chiudendo 13°. Evidentemente c’è una bella differenza tra provare il circuito al simulatore e poi girarci realmente con la monoposto…
Delusione per Brendon Hartley, 16°, specie nel confronto con il compagno di squadra, un segno che lo allontana sempre più dal sedile della Toro Rosso per il 2019 (sembra che ci sia già pronto il contratto con Kvyat). Alle sue spalle le McLaren di Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne, con le Williams di Sergey Sirotkin e Lance Stroll a chiudere la classifica: il miglior tempo del team è stato quello Sirotkin – 1m 36.861s – a 0.787s dal migliore di Alonso… e questo dà la misura della situazione in cui versa il team britannico.
Se la Ferrari e Vettel sono costretti a vincere per tentare di recuperare i 40 punti di distacco da Hamilton, al termine di questa prima giornata le cose non sembrano mettersi bene: nelle FP1 il tedesco aveva chiuso in prima posizione ma con le hypersoft, mentre le Mercedes avevano girato con la mescola più dura. Era prevedibile che, a parità di gomme, avrebbero preso il largo. Adesso tempo di briefing e di studiare tutte le soluzioni, in vista delle terze libere e soprattutto delle qualifiche di domani.
Barbara Premoli