Sesto successo consecutivo per Umberto Scandola e Guido D’Amore, su Skoda Fabia R5, nel Rally Adriatico che si è corso sulle strade sterrate dell’entroterra marchigiano con partenza e arrivo a Cingoli. Con questa vittoria, il veronese è balzato al comando della classifica del CIR, approfittando in particolare dei guai di Paolo Andreucci e Anna Andreussi, Peugeot 208 T16 R5, che si sono capottati nell’ultima prova speciale quasi al termine di un rally che non li aveva comunque mai praticamente visti protagonisti.
Un risultato ottenuto dopo una due giorni di prove che ha visto Scandola protagonista sin dai primi chilometri e che capovolge la situazione nel tricolore con il veronese che si giocherà il titolo partendo da leader sulle strade del Rally Due Valli. Scandola è stato autore di una progressione costante che lo ha portato al comando del rally già dopo l’ultima speciale del venerdì, rimanendo poi in testa fino alla fine. In un finale da brivido a concorrere per il titolo tricolore ci sarà a Verona anche Simone Campedelli, affiancato da Tania Canton su Ford Fiesta R5, giunti al secondo posto dell’assoluta a soli 12″3 dai vincitori.
Oltre alla lotta per il CIR è andata in scena anche la battaglia per il Campionato Italiano Rally Terra. Proprio il vincitore tra i partecipanti a questa serie tricolore, il padovano Nicolò Marchioro, ha conquistato anche il terzo posto nell’assoluta. Il ventisettenne di Este, affiancato da Marco Marchetti sulla Skoda Fabia R5 di RB Motorsport vola ora verso la conquista del tricolore Terra. Al quarto posto in gara ha concluso Andre Crugnola, in coppia con Danilo Fappani, su Ford Fiesta R5 di Ford Italia Racing. Dietro di lui si è messo in mostra il giovane Emil Lindholm. Lo scandinavo figlio d’arte, con al fianco Mikael Korhonen, ha messo la sua Hyundai i20 R5, davanti a tutti per ben quattro prove speciali. Secondo tra i partecipanti al Campionato Italiano Rally Terra ha chiuso il veneto Mauro Trentin con Alice De Marco su Skoda Fabia R5, sesto assoluto.
A rubare la scena a tutti è stato però Damiano De Tommaso, assieme a Michele Ferrara, su Peugeot 208 R2, che giungendo secondo in gara alle spalle di Tommaso Ciuffi ha conquistato con una gara d’anticipo il titolo nel Campionato Italiano Rally Junior. Il varesino è stato in testa fino al secondo giro di prove, poi ha saputo fare calcoli accontentandosi del secondo posto, ma portando a casa il bottino necessario per assicurarsi la vittoria nella serie tricolore riservata ai più giovani con una gara di anticipo. Il primo posto in gara tra i promettenti piloti su Peugeot 208 R2B è andato quindi a Tommaso Ciuffi, 13° assoluto assieme a Nicolò Gonella. Il fiorentino è uscito alla distanza riuscendo a guadagnarsi il suo secondo successo personale nella serie riservata agli under. Un risultato che porta inoltre il 25enne toscano in vetta al Trofeo Peugeot Competition. Terzo tra i piloti emergenti il trentino Alessandro Nerobutto, insieme a Francesca Nerobutto, che chiude davanti al piacentino Andrea Mazzocchi, navigato da Silvia Gallotti, bravo ma rallentato a metà gara per qualche noia alla frizione. Mazzocchi rimane comunque secondo nella classifica di Campionato.
Per quanto riguarda invece il Suzuki Rally Trophy è stato ancora Giorgio Cogni a vincere centrando quindi il quinto successo su sei gare disputate nella serie monomarca. Il giovane piacentino ha condotto la gara dall’inizio alla fine, aggiudicandosi anche la Power Stage e spingendo la sua Swift R1B davanti a quella del toscano Stefano Martinelli e Fabio Poggio mentre arriva quarto Stefano Gozzoli. Con questo risultato Cogni si aggiudica matematicamente il titolo nel Campionato Italiano R1 e il trofeo Suzuki Rally Trophy.
Redazione MotoriNoLimits