Intervenuto in diretta nel corso di Tutti Convocati su Radio 24, Carlo Pernat, in passato manager di piloti italiani importanti come Valentino Rossi, Loris Capirossi e Andrea Iannone e prossimo direttore sportivo della Casa motociclistica MV Agusta, ha commentato le conseguenze del gesto di Romano Fenati, che ha cercato di tirare il freno della moto di Andrea Manzi nel corso della gara di Moto2 di domenica a Misano: licenziamento da parte del Team Snipers, contratto annullato da parte della MV Agusta, con cui Fenati avrebbe dovuto correre dalla prossima stagione, e sospensione della licenza e apertura di un procedimento da parte della FMI.
“Non si poteva fare altro, e ci mancherebbe altro che una Casa come MV tornasse alle gare con un personaggio che in questo momento e credo anche in futuro avrà una macchia nera indelebile”, ha detto Pernat. “Poi non si tratta di essere giustizialisti, io capisco anche il discorso tra virgolette un po’ innocentista perché ci sono sempre gli episodi che poi ti fanno arrivare a certe soluzioni. Però gli episodi possono essere molti, possono essere anche brutti, ma una reazione di questo genere no. La cosa che mi ha più stupito è stata la reazione dei piloti, di Lucchinelli, Reggiani, Agostini, che hanno detto che lui non avrebbe dovuto correre fino a fine anno se non addirittura essere radiato. Quindi quando i piloti di un certo livello hanno questa reazione significa che questa è una cosa veramente oltre. A me spiace dire queste cose perché Romano l’ho gestito fino a un mese fa e posso garantire che è un ragazzo con delle reazioni che non sono solamente istintive, ma una persona che ama le moto e che davvero non farebbe male a una mosca. Ho anche vissuto assieme a lui. Però qui tracima la diga, è una cosa che non si può perdonare”.
Pernat ha espresso una singolare proposta per la riabilitazione di Fenati: “Ci vorrebbe un anno di servizi sociali. Stamattina parlavo con Gianni Cuzari, che è al team Forward e che avrebbe dovuto gestire Fenati alla MV Agusta. Magari il prossimo anno quando tutto, speriamo, sarà lenito, Fenati potrebbe essere il coach di Stefano Manzi. Pensate che bella cosa sarebbe, anche se assurda”.
Sì, caro Pernat, davvero assurda, non capiamo proprio da che parte ti arrivi questa idea. Corretto non essere giustizialisti ma adesso, arrivare a pensare che tra un anno Fenati possa fare il coach di qualcuno e per di più di Manzi è come immaginare che un piromane vada a fare il vigile del fuoco. Stiamo coi piedi per terra, decisamente meglio. Credere alla riabilitazione sempre, ma alle favole no.
Barbara Premoli