Audi e-tron Prototipo suscita scalpore grazie all’innovativo sistema di recupero dell’energia. Un sistema modulare e regolabile, punto di riferimento della categoria in quanto in grado di contribuire sino al 30% dell’autonomia. Con un’altezza massima di 4.302 metri, il Pikes Peak svetta tra le Montagne Rocciose. Fu qui che Walter Röhrl, al volante dell’Audi Sport quattro S1, vinse nel 1987 la cronoscalata più famosa al mondo: adesso tocca ad Audi e-tron. Lungo i 31 km di discesa dalla vetta, il SUV elettrico dei quattro anelli ha accumulato nella batteria una quantità di energia tale da poter percorrere nuovamente una distanza analoga. Il dislivello negativo di 1.900 metri ha garantito le condizioni necessarie per questa straordinaria performance. Audi e-tron può recuperare energia fino a un massimo di 300 Nm e 220 kW di potenza elettrica. Valori equivalenti a oltre il 70% della potenza motore.
L’innovativo recupero dell’energia, come accennato, è in grado di contribuire sino al 30% dell’autonomia di Audi e-tron Prototipo. Il sistema interessa sia i due motori elettrici sia il sistema di frenata elettroidraulico integrato. Sono disponibili tre modalità di recupero: manuale, nelle fasi di rilascio e sfruttando i bilancieri al volante, automatica, mediante il predictive efficiency assistant, e in frenata, con il graduale passaggio dalla decelerazione elettrica a quella idraulica. Con decelerazioni sino a 0,3 g, vale a dire nel 90% dei casi, il SUV dei quattro anelli recupera energia grazie ai soli motori elettrici. In questo modo, l’energia generata dalle manovre ordinarie di decelerazione viene immagazzinata nella batteria. Il sistema di recupero si adatta alle diverse condizioni di guida ed è potente al punto da rendere residuale l’intervento dei freni meccanici, tecnologia che risulta la più efficiente sul mercato.
Il conducente può impostare il livello di recupero dell’energia in rilascio in base a tre step, selezionabili mediante i bilancieri al volante. Con l’opzione più lieve, quando il conducente rilascia il pedale dell’acceleratore Audi e-tron procede per inerzia, senza coppia frenante aggiuntiva. L’auto, pertanto, continua a veleggiare e dai motori elettrici non fluisce corrente né in entrata né in uscita. Con i livelli 1 (decelerazione minima – moderata) e 2 (decelerazione forte – elevata) i propulsori elettrici generano una coppia frenante rigenerativa e producono corrente. Il SUV elettrico vede ridursi sensibilmente la velocità, al punto che il conducente può gestire la marcia e le decelerazioni grazie al solo pedale destro. Si crea il cosiddetto One Pedal Feeling. Una condizione grazie alla quale non è necessario ricorrere ai freni meccanici.
Quando la decelerazione raggiunge o supera gli 0,3 g, Audi e-tron Prototipo recupera energia non più tramite i soli motori elettrici, ma anche grazie ai freni autoventilanti. Ne conseguono spazi d’arresto sensibilmente ridotti. Grazie all’innovativa soluzione elettroidraulica, l’impianto frenante del SUV a zero emissioni può contare su di una ripartizione particolarmente efficiente della coppia decelerante e su tempi di reazione più rapidi rispetto a un sistema tradizionale. Audi è il primo costruttore al mondo a dedicare un sistema di frenata elettroidraulico integrato a una vettura elettrica destinata alla produzione di serie.
Nei rari casi in cui Audi e-tron debba ricorrere ai freni tradizionali, emergono le eccezionali caratteristiche del sistema di frenata integrato. La centralina dedicata riconosce l’intensità della pressione del pedale e in pochi millisecondi valuta la risposta più adatta. Se la coppia di recupero dell’energia non è sufficiente, un pistoncino genera una pressione extra destinata al sistema frenante idraulico, così da pompare olio nelle tubazioni e generare una forza decelerante supplementare. Nel caso di una frenata automatica d’emergenza, tra l’attivazione del sistema e l’applicazione della massima forza frenante passano solo 150 millisecondi: poco più di un battito di ciglia. Gli spazi d’arresto risultano incredibilmente ridotti e inferiori del 20% rispetto alla tecnologia tradizionale. Il SUV a zero emissioni decide in base alla situazione se decelerare mediante i motori elettrici, i freni meccanici o la combinazione dei due. Il passaggio dalla frenata elettrica a quella idraulica “tradizionale” avviene in modo fluido e omogeneo, senza che il conducente se ne accorga, mentre la forza frenante resta costante.
Tra i molteplici sistemi di assistenza alla guida di Audi e-tron Prototipo spicca l’efficiency assistant. Tale tecnologia aiuta il conducente a impostare uno stile di guida volto al contenimento dei consumi, contribuendo ad aumentare l’autonomia. Il sistema riconosce le condizioni del traffico e il percorso grazie ai sensori radar, alle immagini delle telecamere, ai dati della navigazione e alle informazioni Car-to-X. Quando è opportuno rilasciare il pedale dell’acceleratore, il conducente riceve indicazioni in merito mediante l’Audi virtual cockpit e l’head-up display, disponibile a richiesta. In collaborazione con l’adaptive cruise assist, l’efficiency assistant può decelerare e accelerare Audi e-tron in modo predittivo.
Audi e-tron porta il piacere di guida in una nuova dimensione. Due motori elettrici potenti, a zero emissioni ed estremamente silenziosi alimentano il SUV elettrico garantendo una potenza massima di 360 CV e una coppia di 561 Nm. I motori asincroni erogano la massima potenza per 60 secondi. Consentono di accelerare più volte consecutivamente, senza flessioni nelle prestazioni, sino alla velocità massima di 200 km/h, limitata elettronicamente. L’erogazione della coppia è pressoché istantanea e porta in dote un’accelerazione straordinaria. Se il conducente passa dalla posizione di marcia D a S e preme a fondo il pedale dell’acceleratore, si attiva la modalità Boost, disponibile per otto secondi durante i quali il powertrain eroga complessivamente 408 CV e 664 Nm. Audi e-tron scatta così da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi.
Redazione MotoriNoLimits