Gli ultimi dati pubblicati da ACI sugli incidenti stradali parlano chiaro: morti in aumento e una delle principali cause è la distrazione alla guida, in primis per l’uso degli smartphone. A quanto pare non servono campagne anche cruente per distogliere gli automobilisti (e i motociclisti e i ciclisti) dall’uso del telefono quando si guida e neppure le sanzioni attuali (multa da 160 a 646 euro; 5 punti sulla partente; sospensione patente da 1 a 3 mesi se entro 2 anni si viene nuovamente fermati con smartphone alla guida.
Sulla questione si è espresso il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: “Stiamo ragionando su un inasprimento delle sanzioni per chi usa lo smartphone mentre sta guidando, fino all’eventualità del ritiro immediato della patente. Ma prima ancora di una scelta sulle norme, servono più controlli e una doverosa opera di sensibilizzazione culturale, specie tra i giovani. Senza un cambio di mentalità, i risultati saranno sempre parziali. Quello dell’uso degli smartphone al volante è un fenomeno gravissimo, perché ha a che fare con le nostre abitudini più radicate e con l’idea, errata, che in fondo certe cose possano accadere solo agli altri. Ciò rappresenta una tragica sottovalutazione dei rischi“.
Parole sacrosante che condividiamo in toto, sottolineando però un “dettaglio”: a dicembre 2017, dopo essere stato approvato dalla Commissione Trasporti, l’emendamento alla legge di Bilancio 2018 sull’articolo 173 del Codice della Strada, quello sull’utilizzo improprio di telefono mentre si è al volante, è saltato nel passaggio in Commissione Bilancio: e prevedeva proprio di introdurre il ritiro della patente da uno a tre mesi alla prima infrazione, da due a sei mesi alla seconda, oltre all’aumento della multa fino a 1.200 euro. Auspichiamo davvero che Toninelli riesca a portare in porto questa modifica al Codice della Strada, anche se è demenziale pensare che ci sia bisogno del bastone per far comprendere agli utenti della strada che certe cose non vanno fatte, perché ne va della sicurezza di tutti, come non smette di ripetere anche il pilota Alex Zanardi con la campagna #CoverYourPhone: riguardiamolo e ascoltiamo di nuovo le sue parole. E riguardiamo la campagna ACI #MollaStopTelefono #GuardaLaStrada. Ed evitiamo di fare cazzate inutili a qualunque età e qualunque mezzo guidiamo e anche quando andiamo a piedi, perché sempre più spesso capita di trovarsi di fronte pedoni immersi nello smartphone che attraversano senza guardare. Purtropppo l’idiozia è trasversale, non ha sesso, colore, età e viaggia a piedi, a due e a quattro ruote.
Barbara Premoli