Una grande rimonta e tanto lavoro, come sempre: si sapeva che la domenica di Valentino Rossi al Red Bull Ring sarebbe stata difficile è così è stato. Partito 14°, ha chiuso 6°.
Dopo la prova austriaca, Rossi è sempre secondo in classifica, staccato di 59 punti da Marquez. Un fine settimana da archiviare in fretta per la Yamaha, considerando anche il 12° posto di Maverick Viñales e il post-qualifiche con le scuse pubbliche della Casa di Iwata ai suoi piloti. I problemi sono sotto gli occhi di tutti: nessuna Yamaha nella top 5 in Austria, cosa che non accadeva dal GP del Giappone 2017, quando la migliore fu quella di Zarco, ottavo. E la striscia negativa si allunga: non vince in MotoGP da 21 gare.
Valentino Rossi: “La differenza con i primi tre piloti è stata abbastanza grande. È tutto l’anno che Marquez e le due Ducati ufficiali, se sono a posto e se non sbagliano, sono comunque più veloci di me. Noi siamo la Yamaha ufficiale, dobbiamo guardare lì. Per il resto è stata una buona gara, nel warm up abbiamo fatto una buona modifica al setting, che mi ha aiutato a tenere un passo costante. Purtroppo partivo indietrissimo, sono stato anche sfortunato perché ho avuto un problema alla moto nelle FP1, ed è stato l’unico turno utile per partire tra i dieci… Se fossi partito più avanti, avrei potuto lottare con Petrucci per il quinto posto, ma Crutchlow comunque era già più veloce di me. Quest’anno sono salito cinque volte sul podio, sono andato veramente forte in Qatar e al Sachsenring, gli altri tre podi sono arrivati anche perché uno fra quei tre lì è caduto o comunque non era a posto, così sono riuscito a prendere punti e a essere ancora secondo in campionato. Però purtroppo non siamo veloci per il podio a questo punto, dato che loro sono tre… Ci sono delle piste dove soffriamo di più e altre dove soffriamo di meno. I test di Misano e Aragon? Se mi aspetto delle vere e proprie svolte? Purtroppo no, non credo arrivino. L’importante, ora, è iniziare a provare qualcosa. In particolare saranno importanti le prove a Misano, perché assieme a quella del Mugello, è la gara principale dell’anno”.
Redazione MotoriNoLimits