Il vincitore del GP di Germania Lewis Hamilton ha rischiato grosso per la confusione durante la gara all’ingresso della pitlane, ma dopo l’investigazione la FIA gli ha dato solo una reprimenda. L’inglese ha vinto dopo essere partito 14° per il problema avuto in qualifica, è stato autore di una grande rimonta, aiutato anche dalla pioggia intermittente e dall’incidente di Sebastian Vettel, che si è autoescluso dai giochi finendo contro le barriere a 60 all’ora. L’incidente ha fatto uscire la safety car e, mentre arrivava velocemente a fine giro, ad Hamilton sono state date a raffica dal muretto una serie di istruzioni contrastanti. Ha preso la strada per la pitlane, poi gli hanno detto di stare fuori e ha quindi tagliato sull’erba tornando sul rettilineo, decisione che gli ha permesso di essere al comando alla ripartenza e quindi di vincere la gara.
Go in? Stay out?! Confusion all round at Mercedes – but it’s only a reprimand for @LewisHamilton so he keeps his win! 🏆 #GermanGP 🇩🇪 #F1 pic.twitter.com/dNMYh0M0d0
— Formula 1 (@F1) 22 luglio 2018
Dopo il podio, pilota e team sono stati convocati dai commissari per la potenziale violazione del regolamento sportivo FIA, con seria minaccia di perdere la vittoria, visto il margine di soli 4,5 secondi su Valtteri Bottas. Dopo lunghe discussioni, i commissari hanno deciso di limitare il tutto a una reprimenda, la prima per Hamilton in questa stagione.
Questa la motivazione data dai commissari: “E’ chiaro che sia stata infranta la suddetta regola – il pilota ha chiaramente tagliato la linea che delimita l’ingresso della pitlane dalla pista. Nel decidere sulla penalità, abbiamo preso in considerazione i seguenti fattori mitiganti:
“(i) Il pilota e il team hanno candidamente ammesso l’errore e il fatto che ci sia stata confusione all’interno del team se restare fuori Hamilton o richiamarlo ai box e questo ha portato all’infrazione.
“(ii) Il fatto che l’infrazione sia avvenuta durante un periodo di Safety Car.
“(iii) In nessun momento c’è stato pericolo per altri piloti e il cambio di direzione è stato eseguito in modo sicuro.
“Prendendo in considerazione il tutto, incluso aver considerato precedenti infrazioni della suddetta regola, siamo dell’opinione che una reprimenda sia la penalità appropriata per questa infrazione in questa occasione“.
Una decisione opinabile e che ha fatto infuriare i tifosi ferraristi. Inutile girarci attorno;: qui non è questione di squadra o di favoritismo da parte della FIA, ma proprio di confusione da parte della Federazione nell’applicare le regole. Fa poi sorridere quella frase “hanno candidamente ammesso l’errore“. Insomma, è andata bene ma, come sottolineano i commissari alla fine, si tratta di una decisione che riguarda questo episodio specifico, non farà giurisprudenza. Altrimenti ci ritroveremmo a seguire una gara di rally… e forse a volte non sarebbe nemmeno male! Alla decisione è comunque possibile presentare appello, quindi non è detto che qualche squadra non si faccia avanti. Ultima cosa: il tempo che ci è voluto prima che la decisione arrivasse, alle 19.31, con pilota e team convocati alle 18.01 e la gara conclusa alle 16,30, con l’aggravante del trasferimento immediato in Ungheria, senza contare che – se la FIA non se ne fosse accorta – esistono ancora delle testate giornalistiche, cartacee e web, che devono informare i lettori, possibilmente prima di Ferragosto o del GP successivo…
Barbara Premoli