Partito dalla pole, il pilota della Mercedes Lewis Hamilton ha vinto in tranquillità il suo primo GP di Francia, tagliando il traguardo con 7 secondi sulla Red Bull di Max Verstappen, con la Ferrari di Kimi Raikkonen
a completare il podio (eh già, il sempre criticato Kimi di nuovo sul podio…). Quarto, nonostante i problemi sembra legati alla power unit, Daniel Ricciardo, davanti a Sebastian Vettel, che oggi si è giocato 15 punti nei confronti del rivale, a causa dell’errore al via, regalandoci comunque una grande gara di rimonta.
Alla partenza, Hamilton ha evitato il caos seguito da Verstappenn, con Vettel che ha bloccato finendo contro Bottas, andato in testacoda e con una ruota forata, mentre per il tedesco ala anteriore distrutta. Dietro due francesi KO subito, quando Pierre Gasly è finito contro Esteban Ocon. Per via dei detriti, è uscita la Safety Car, con Hamilton davanti a Verstappen e alla Renault di Carlos Sainz, che al via ha guadagnato la bellezza di 6 posizioni. E alla ripartenza nessun problema per l’inglese a mantenere la leadership.
Gara al recupero, invece, per Vettel e Bottas dopo il passaggio ai box, in cui hanno montato subito le soft. In teoria non avrebbero dovuto più fermarsi e si sono ritrovati presto nella top 10 quando gli altri si sono fermati per montare le ultrasoft o le supersoft. Verstappen è stato il primodei leader a fermarsi per passare alle soft, uscendo davanti a Vettel, che lottava per il quarto posto. Daniel Ricciardo, terzo dopo aver passato Sainz, si è fermato un paio di giri dopo, ma lo stesso gioco non gli è riuscito, rientrando 5°.
Hamilton ha portato in breve il suo vantaggio a 8 secondi e quando si è fermato per la sosta è uscito tranquillamente davanti a Verstappen, dopo aver temporaneamente ceduto il comando a Raikkonen, che aveva scelto di percorrere più giri. Quando è rientrato ai box ha montato le supersoft, con tutti i rivali sulle soft, ed è uscito 5°, davanti a Bottas, che aveva riportato un danno al fondo della Mercedes nell’incidente al via.
Ricciardo ha sfruttato al massimo le gomme nuove per passare Vettel alla curva 11 e recuperare l’ultimo gradino del podio, poi il tedesco ha perso un’altra posizione nei confronti di Raikkonen, che sulle supersoft era di un paio di secondi più veloce. La Mercedes ha fatto rientrare Bottas montandogli le supersoft, ma c’è stato un problema nel rimuovere la posteriore destra, quando il carrellino si è spostato, ed è quindi tornato in pista 9°, perdendo tre posizioni. Vettel è rientrato il giro dopo, ma montando le ultrasoft e in quella circostanza ha anche scontato i 5 secondi di penalità per aver causato l’incidente al via, mantenendo comunque la 5° posizione.
Quando Ricciardo ha iniziato ad avere evidenti problemi (sembra per l’ala danneggiata da detriti), Raikkonen ne ha approfittato, passandolo alla chicane. Ricciardo ha quindi chiudo 4°, con un notevole vantaggio su Vettel, mentre Sainz sembrava avere in tasca il 6° posto quando a tre giri dalla fine ha avuto problemi di potenza. Kevin Magnussen sulla Haas e Bottas l’hanno quindi passato e ha chiuso 8°, davanti al compagno di squadra Nico Hulkenberg, con Charles Leclerc a chiudere la zona punti, dopo essere risalito fino alla 6° posizione, conquistando il 4° punto in cinque gare. Romain Grosjean ha chiuso 11, dopo una penalità di 5 secondo per il contatto con Ocon alla curva 1 al via e quindi continua a essere a zero punti in classifica.
Ritiro per la Force India di Sergio Perez per un problema al motore, mentre il posteriore sinistro della Williams di Lance Stroll è esploso a un paio di giri dalla fine, sparando detriti su tutta la pista e causando una virtual safety car fino a mezzo giro dalla fine, cosa che ha sicuramente avuto ripercussioni almeno sulla gara di Bottas, che quasi sicuramente avrebbe potuto passare Magnussen. Drammaticamente ultimo Fernando Alonso: una settimana fa sul tetto del mondo a Le Mans, oggi a chiedere via radio “Non ho freni, non ho gomme, cosa ci faccio qui?”.
Quella di oggi è stata la terza vittoria del 2018 per Hamilton, la 65° in carriera, e lo riporta in testa alla classifica con un vantaggio di 14 punti su Vettel (145 vs 131), mentre la Mercedes allunga di 23 punti, 237 contro i 214 della Ferrari, con ancora 13 gare da disputare. Ci resta un dubbio: perché quell’orrido trofeo? Forse forse a Ricciardo e Vettel è andata bene non salire sul podio! E il prossimo weekend di nuovo in pista, in Austria. Speriamo in un ritorno al classico e soprattutto a una maggiore organizzazione – le code di questo weekend hanno indotto gente che aveva il biglietto a non tornare oggi per la gara. Sarà anche la prima edizione, ma potevano fare di più e sicuramente devono risolvere i problemi in vista del 2019.
Barbara Premoli