Il mondo della F1 sembra aver preso una linea comune contro Max Verstappen, sostenendo che se vuole avere successo deve cambiare testa. L’olandese ha saltato le qualifiche a Monaco dopo l’incidente nelle FP3, un errore che tutti imputano a lui ma che secondo noi ha come principale responsabile proprio la Red Bull.
“Il suo talento è invidiato da qualunque pilota”, ha detto Felipe Massa a Monaco, “ma deve agire con più calma. Gli serve un po’ di pazienza e poi avrà successo“. I boss della Red Bull erano furiosi, ma il team principal Christian Horner ha detto che il più convolto era proprio il 20enne: “E’ un pilota molto veloce, lo sappiamo tutti, e questo weekend ha una macchina molto veloce. Quello che è successo è una lezione crudele, non poteva andare peggio. Deve imparare e smettere di commettere errori. Spero che questo incidente lo convinca a cambiare approccio“.
Per il campione 2016 Nico Rosberg per il giovane olandese quando accaduto è un passo indietro: “Era più veloce di Ricciardo e poi l’incidente, quasi identico a quello del 2016. Mi chiedo se Max abbia troppa fiducia, se non rischi troppo. Se lo fai, non c’è pista che possa punirti più duramente di Monaco. Non sembra averlo ancora capito, quest’anno è già la quinta volta ed è alla quarta stagione in F1, non si può dire che non abbia esperienza. E’ un momento molto buio per Max, va tutto storto, ma ormai non ho più molte speranze in lui“.
Ancora più duro il commento di Niki Lauda: “Quale soluzione per lui? Cambiargli il cervello“. Decisamente contrariato il boss Red Bull Helmut Marko che ha dichiarato: “Quello che devo dire l’ho già detto a Max“. A Lauda è stato chiesto cosa farebbe nei panni di Marko: “Gli chiederei ‘Quante volte vuoi rifare la stessa cosa?’. Marko deve dirgli che questo incidente non è possibile pur difendendolo all’esterno. E’ un gioco d’equilibrio difficile e so che non è facile“.
Dopo aver inizialmente evitato le interviste, Max ha detto di sentirsi supportato dalla Red Bull: “Ho un team che è con me nei momento buoni e cattivi. Un anno fa avevamo molti problemi tecnici ma abbiamo continuato a lavorare insieme. Adesso è lo stesso“. Una frase insolita, vero? Come a dire: quando facevate schifo io sono rimasto, adesso sopportatemi… Forse è proprio questo il motivo per cui Verstappen ha tanto peso in squadra e Marko sorvola e lo protegge. E comunque in tutto l’ambiente non uno che si chieda “ma perché la Red Bull l’ha fatto uscire a 3 minuti dalla fine della sessione quando non ce n’era bisogno?“. C’è molta omertà e parecchia puzza…
Barbara Premoli