Non è sicuramente la sua stagione: errori, incidenti, sempre accusato per l’irruenza. Ma questa volta, per noi, Max Verstappen non ha colpe in quanto accaduto questa mattina nelle terze libere a Monaco. L’olandese della Red Bull sta vivendo una stagione da incubo, ma oggi non ci sentiamo di puntare il dito contro di lui: ha commesso un errore nelle FP3, fotocopia di quello del 2016, ma un incidente ci sta quando corri in pista – soprattutto a Montecarlo – e non stai seduto sul divano.
Quello che non riusciamo a capire – e che abbiamo chiesto alla Red Bull senza finora avere risposta – è perché il team l’abbia fatto scendere in pista a 3 minuti dalla fine della sessione quando non ce n’era alcun motivo: primo o secondo tempo, con lui e il compagno di squadra davanti a tutti, che cosa avrebbe cambiato? Molto, col senno di poi, perché oggi avrebbero potuto fare tranquillamente la prima fila e domani – sulla carta – portare a casa un bottino di punti, importante per la squadra. E invece no, a quanto pare alla Red Bull i punti fanno schifo, ma l’errore questa volta è tutto della squadra. C’è qualcuno che comanda al muretto o vige l’anarchia e ognuno fa quello che gli passa per la testa? Possibile che un pilota decida di rientrare, montare un nuovo set e uscire nella terza, inutile sessione di libere, a due ore dalle qualifiche, solo perché l’ha deciso lui?
Se è così, c’è una sola conclusione plausibile: Max Verstappen (che giustamente, come ha sottolineato Nico Rosberg ai microfoni di Sky, non si può più considerare un “giovane” vista l’esperienza che ha) deve avere un potere contrattuale pazzesco all’interno del team, vuoi per sponsor o altro. Un peccato, perché sarebbe stato un bel duello con Ricciardo in qualifica. E domani, che parta dalla pitlane o da fondo griglia, sarà costretto a una rimonta. A Monaco?!? Delle due l’una: o dimostrerà che sulle strette strade del Principato si può superare alla grande oppure farà filotto di tutti quelli che si troverà davanti. Preparate generi di conforto, perché potrebbe essere il GP delle bandiere rosse e delle safety car.
E se qualcuno punterà il dito su Verstappen, prima pensi alla vaccata fatta questa mattina da Horner e soci, che probabilmente pensavano già al party di stasera all’Energy Station galleggiante, dove sicuramente non andranno i meccanici, che si sono fatti un mazzo così inutilmente per mandare in pista la macchina. A loro, di tutti i team, che sgobbano come pazzi nel dietro le quinte, va come sempre il nostro applauso, protagonisti silenziosi senza i quali lo spettacolo non andrebbe in scena.
Barbara Premoli
📽 *That* FP3 crash @Max33Verstappen fans look away now 🙈#MonacoGP 🇲🇨 #F1 pic.twitter.com/2d2oUGmCPS
— Formula 1 (@F1) 26 maggio 2018