Come ci si attendeva la 6 Ore di Spa-Francorchamps, primo appuntamento della Super Season del WEC, è stata una corsa difficile e frustrante per le Ferrari che hanno dovuto inseguire gli avversari fin dalle qualifiche e in gara hanno dovuto preoccuparsi quasi esclusivamente di difendersi, non essendo in condizione di poter attaccare a causa della configurazione del BoP decisa per la 488 GTE. Nel finale le difficoltà della Porsche #91 hanno permesso a Bird e Rigon di strappare un meritato podio. Giornata da dimenticare per la vettura #51, coinvolta in un incidente nella pitlane. Gara in salita pure per le auto iscritte nella classe GTE-Am. Anche qui è arrivata la soddisfazione del podio portato in dote dalla 488 GTE di Clearwater Racing.
GTE-Pro. Nella classe GTE-Pro, al via Alessandro Pier Guidi sulla vettura #51 e Davide Rigon sulla #71 sono riusciti a mantenere la posizione di partenza e a difendersi sul rettilineo nonostante la mancanza di velocità di punta configurata dall’attuale BoP. Pier Guidi si è avvicinato alla BMW di Antonio Felix Da Costa ma per portare il sorpasso ha dovuto attendere il degrado delle gomme, sopraggiunto dopo circa 40 minuti. La gara è stata poi neutralizzata per l’incidente che a Eau Rouge ha visto protagonista la Ford #67. Al restart la vettura gemella contrassegnata dal #66 e le due Porsche sono tornate ad avvantaggiarsi, mentre Pier Guidi è riuscito a mantenere la quarta piazza. Rigon invece, rallentato da un doppiato, è stato superato da Felix Da Costa e da una delle Aston Martin, riuscendo a riprendersi la posizione solo una volta che le gomme hanno cominciato a degradare.
Le Ferrari sono anche riuscite, alla conclusione del terzo stint di gara, alla terza ora di corsa, a raggiungere e superare la Porsche 92 di Kevin Estre e Michael Christiensen che però, con gomme nuove, è riuscita rapidamente a riconquistare la terza posizione. Estre è stato anche penalizzato con uno stop&go per aver fatto pattinare le ruote al pitstop ma ancora una volta la vettura tedesca è andata facilmente a rimontare superando la Ferrari a dieci minuti dallo scoccare della quarta ora di corsa. Poco dopo un incidente in pitlane con la vettura del Team Project 1 ha compromesso irrimediabilmente la gara di Pier Guidi e Calado che hanno perso diversi giri per le riparazioni giungendo poi solo noni. Allo scoccare dell’ultima ora di gara c’è stata una nuova neutralizzazione che ha rimesso in corsa per il podio l’auto 71 che con Davide Rigon è riuscita a passare la Porsche 91 di Bruni-Lietz in chiara crisi di gomme. Per Davide un podio voluto con le unghie e con i denti con un gran sorpasso all’ultima curva. La gara è stata vinta dalla Ford di Pla-Johnson-Mücke. Gara assoluta alla Toyota di Alonso-Nakajima-Buemi.
GTE-Am. La classe GTE-Am ha visto le Ferrari protagoniste di una bella gara in rimonta. Partite nelle ultime tre posizioni, tutte le 488 GTE sono riuscite a recuperare posizioni. A brillare in modo particolare sono stati Matt Griffin, Weng Sun Mok e Keita Sawa sulla vettura di Clearwater Racing, capaci di risalire fino alla terza posizione dietro alle Aston Martin di Dalla Lana-Lamy-Lauda e di Yoluc-Alers-Hankey-Eastwood. Buon quinto posto per gli esordienti di MR Racing, con Motoaki Ishikawa, Eddie Cheever III e Olivier Beretta e buona gara anche del team Spirit of Race che ha però pagato caro uno stop&go per aver superato il limite di velocità in pitlane. Thomas Flohr, Giancarlo Fisichella e Francesco Castellacci hanno concluso all’ottavo posto. Il prossimo appuntamento è la 24 Ore di Le Mans, in programma il 16 e 17 giugno.
Antonello Coletta, responsabile Attività Sportive GT: “Il risultato della prima gara della Super Season WEC ci lascia perplessi. I piloti delle nostre vetture si sono detti soddisfatti della 488 GTE e ogni tipo di analisi ci dice che dobbiamo essere contenti del lavoro fatto, perché da un anno all’altro abbiamo migliorato di molto la performance su questa pista. In tutto questo però ci troviamo a gareggiare contro rivali che sono più veloci di noi di oltre un secondo al giro, e sono dunque stati in grado di migliorare in maniera esponenziale le loro prestazioni. Abbiamo la sensazione che alcuni parametri, che dovrebbero mettere tutti i costruttori sullo stesso piano, vadano rivisti per poter avere un campionato aperto e interessante per il pubblico. Le Ferrari sono state competitive solamente alla fine degli stint, quando riuscivano a gestire le gomme meglio dei rivali, ma questo a mio parere non può bastare. Non chiediamo nulla di speciale, vogliamo semplicemente potercela giocare, poter provare a difendere l’iride che abbiamo sul parabrezza ed è proprio quello che nel weekend di Spa-Francorchamps ci è sembrato non sia accaduto. Detto questo un grande bravo va a Sam Bird e soprattutto a Davide Rigon che si è andato a prendere un podio insperato con la grinta. Complimenti anche a Clearwater Racing per il terzo posto in GTE-Am e ad MR Racing per il quinto all’esordio”.
Redazione MotoriNoLimits