Nelle prime due sessioni di prove libere a Baku, i piloti hanno potuto valutare i diversi livelli di degrado dei pneumatici su un tracciato dalle caratteristiche uniche che si presentava scivoloso. Quest’anno il GP dell’Azerbaijan si svolge due mesi prima rispetto al 2017, con condizioni meteo diverse: a fine FP2 le temperature erano infatti di 21°C ambiente e 27°C asfalto. Il tracciato cittadino di Baku, che viene utilizzato solo una volta all’anno, si presenta in continua evoluzione. Nonostante ciò, i migliori tempi nelle FP1 e FP2 dello scorso anno sono già stati migliorati. Finora il divario tra supersoft e ultrasoft è di circa 8 decimi al giro.
MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING: “Le temperature più fresche rispetto al 2017 influiscono ovviamente sul comportamento dei pneumatici, assieme a un tracciato in continua evoluzione. In particolare, la sfida principale per i piloti consiste nel portare contemporaneamente in temperatura i pneumatici anteriori e posteriori. Il lunghissimo rettilineo di Baku porta le gomme a raffreddarsi, e questo effetto viene aumentato dalle temperature ambiente più basse che favoriscono le prestazioni della ultrasoft, dotata di una finestra d’utilizzo più bassa. Finora il divario tra ultrasoft e supersoft è di circa 8 decimi al giro. Un altro problema che i piloti devono affrontare è il possibile bloccaggio dei pneumatici anteriori, per via della combinazione tra la scarsa aderenza dell’asfalto, irregolare in alcuni punti, e del raffreddamento delle gomme sul rettilineo. La situazione potrebbe cambiare con una pista più gommata, anche se il divario ravvicinato tra i piloti di testa ci porta a pensare che anche questo weekend di gara, come i precedenti, sarà estremamente interessante e imprevedibile”.
Redazione MotoriNoLimits