Daniel Ricciardo e la Red Bull hanno conquistato con autorevolezza la vittoria nel GP di Cina, segnando anche il giro più veloce della gara, grazie a un’ottima intuizione e a un’esecuzione perfetta dei due pitstop consecutivi da parte dei meccanici. Sono stati anche aiutati dalla dea bendata perché sia Ricciardo sia Verstappen erano al posto giusto nel momento giusto: Mercedes e Ferrari, al momento dell’ingresso della vettura di sicurezza, avevano infatti già superato la linea non avendo più la possibilità di entrare in pitlane. Questo risultato dovrà comunque far pensare molto gli uomini di Horner, poiché si stanno facendo scappare un pilota (con un piede già in Italia) che è stato autore di una grande gara, priva di errori a differenza del suo compagno.
Un GP il cui disegno è cambiato con l’ingresso della safety car in seguito all’incidente tra le due Toro Rosso, innescato da un grande errore da parte di Pierre Gasly. Con un’azione irruenta Verstappen è riuscito a rovinare non s0lo quanto di buono costruito fino a quel momento nel suo weekend a Shanghai, ma è stato un arbitro sconsiderato del Mondiale, condizionando pesantemente le prestazioni e il risultato di Sebastian Vettel. Il ferrarista è riuscito solo in parte a limitare i danni. Trovo poco severa la penalità di 10” inflitta dai commissari all’olandese che hanno paragonato il contatto con l’episodio Gasly-Hartley (anche al francese è stata comminata la medesima penalità). Peccato che Verstappen abbia rovinato la corsa al leader del Mondiale. I commissari dovrebbero usare il pugno duro con chi è recidivo e valutare sia la gravità dell’azione che le conseguenze dell’incidente.
Dopo i primi tre GP un campionato che diventa sempre più affascinante con cinque piloti racchiusi in una manciata di punti e un’avvincente lotta tra tre team con una Red Bull Racing in crescita, una Ferrari che per la seconda gara consecutiva ha conquistato l’intera prima fila e una Mercedes che è ancora a secco di vittorie. La W09 sembra soffrire gli sbalzi di temperatura con un Hamilton non al massimo della sua competitività, ma da campione qual è riuscirà a ribaltare la situazione. Abbiamo assistito a un gran premio intenso anche nelle retrovie con un sorpasso al limite di Alonso ai danni di un Vettel in difficoltà con la vettura. Una gara nella gara conclusa con tre piloti diversi di altrettante scuderie sul podio (Ricciardo-Bottas-Raikkonen). Il finlandese si è sacrificato in favore della squadra ritardando la sosta, difendendo poi il risultato con una gara costante concludendo alle spalle di Bottas.
Tra quindici giorni si arriverà in Azerbaijan, circuito ricco di insidie e teatro l’anno scorso del contatto Vettel-Hamilton in regime di safety-car che ha acceso la rivalità tra i due. Tra i due litiganti uscì vincitore Daniel Ricciardo davanti a Valtteri Bottas e a Lance Stroll.
Gian Carlo Minardi