La Formula 1 riparte per l’ottavo anno consecutivo dal GP Australia, all’Albert Park Circuit di Melbourne che ospita il primo appuntamento del Mondiale 2018. Situato nell’omonimo parco, il circuito si snoda intorno all’Albert Park Lake.
La pista, essendo solitamente aperta al traffico cittadino, è scivolosa a inizio weekend. Con il passare delle sessioni, l’asfalto si gomma sempre più, aumentando anche le prestazioni in frenata: nel 2017 dalle prime libere del venerdì alla Q3 del sabato le monoposto migliorarono i loro tempi sul giro di 2 secondi. L’aumento delle decelerazioni si traduce in un maggiore stress per gli impianti frenanti: cresce l’usura di pastiglie e dischi che raggiungono temperature molto elevate nonostante l’asfalto sia meno caldo di molte delle piste dell’emisfero boreale. Secondo i tecnici Brembo l’Albert Park rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 10 si è meritato un indice di difficoltà di 8, identico a quelli ottenuti da altre piste tortuose come Monza, Baku, Sochi e Spielberg.
L’impegno dei freni durante il GP
La pista australiana presenta 9 punti di frenata, per un tempo totale sul giro di utilizzo dei freni tra i più bassi del Mondiale: l’anno scorso la media oraria sul giro secco è stata la più alta dei primi 8 GP del campionato. Resta elevata la decelerazione media, di poco superiore ai 4 g, grazie alla presenza di ben 7 curve in cui viene registrato un valore superiore ai 4 g. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota ricorre ai freni oltre 510 volte, esercitando un carico totale sul pedale di oltre 69,2 tonnellate, equivalenti al peso di 94 monoposto di Formula 1 piloti inclusi. Detto in altri termini, ciascun pilota esercita un carico di oltre 8 quintali e mezzo al minuto. L’Albert Park è una delle piste del Mondiale in cui le monoposto dissipano la maggiore quantità di energia in frenata: in media una vettura raggiunge i 165 kWh, equivalenti al consumo orario di energia di oltre 1.200 Playstation4.
Le frenate più impegnative
Delle 9 frenate di Albert Park 4 sono classificate come impegnative per i freni, mentre 3 sono di media difficoltà e 2 sono light. La più temuta è la curva 3 perché i piloti beneficiano del DRS e così raggiungono velocità di 317 km/h: la frenata è di 113 metri. Per completare l’operazione i piloti hanno bisogno di 1 secondo e 32 centesimi di secondo durante i quali esercitano un carico di 163 kg e subiscono una decelerazione di 4,9 g. Molto difficile è anche la prima curva dopo il traguardo, anch’essa posizionata dopo una zona di utilizzo del DRS: la decelerazione è sempre di 4,9 g ma la frenata è contenuta in 96 metri e 95 centesimi di secondo. Rispetto all’anno scorso la frenata si è allungata di un paio di metri perché le monoposto 2018 entrano in curva a 166 km/h, a fronte dei 164 km/h del 2017.
Prestazioni Brembo
In Australia, Brembo ha vinto più della metà delle edizioni disputate, 17 su 33. Il pilota più vittorioso con freni Brembo a Melbourne è Michael Schumacher con 4 successi, seguito da Gerhard Berger, Ayrton Senna, Sebastian Vettel e Nico Rosberg con 2 successi ciascuno. L’ultimo trionfo di Lewis Hamilton risale al 2015.
Redazione MotoriNoLimits