Venduta in Europa dal 2013, la EcoSport è la più piccola delle SUV prodotte da Ford. Nel rispetto dei classici ritmi di vita delle auto, a cinque anni dal lancio della seconda serie (la prima non è mai arrivata da noi, ma venduta solo in Sudamerica) è arrivato il momento di un restyling, che non si limita a un semplice aggiornaento di stile dei gruppi ottici. L’operazione è molto più sostanziosa e prevede tra l’altro il trasferimento della produzione dallo stabilimento indiano di Chennai a quello di Craiova, in Romania. Cambia, è vero, qualche dettaglio estetico, in particolare i fari che coniugano le tecnologie led e bi-xeno, oltre alla presa d’aria frontale più ampia, ma gli interventi vanno ben oltre l’avvicinamento estetico alle altre sport utility di famiglia, vale a dire le più grandi Kuga ed Edge. I cambiamenti più importanti sono concentrati all’interno, nello stile e nei materili utilizzati per l’abitacolo, e nella parte meccanica. In particolare ci sono un nuovo motore diesel che debutta proprio su questo modello, e si aggiunge la possibiità di disporre della trazione integrale, una soluzione che rappresenta ormai una vera rarità per una sport utility di segmento B.
All’interno la Ecosport è ora molto più simile nello stile alla Fiesta, con una luminosità ancora maggiore, che deriva dalle ampie superfici in cristallo. Cambia il design, che vede ridotti al minimo interruttori e pulsanti per l’azionamento dei servizi di bordo, ma ci sono anche materiali di rivestimento più morbidi e piacevoli al tatrto. Inoltre gli spazi a disposizione delle persone trasportate risultano meglio distribuiti, grazie a uno struttamento ancora più attento dei 4,10 metri di lunghezza a disposizione. Con la certezza di poter contare su un vano di carico che da un minimo di 356 litri può raggiungere quota 1.238 se si rinuncia al divano posteriore, al quale si accede attraverso un portellone incernierato su un lato. Una particolarità che aumenta la praticità, salvo risultare meno agevole quando si tratta di accedere al bagagliaio quando l’auto è parcheggiata in spazi ristretti.
Esattamente come la Fiesta, anche la EcoSport consente tre diversi livelli di equipaggiamento del sistema di infotainment, con il più ricco e completo che prevede un touch screen da 8 pollici attraverso il quale si gestiscono tutte le funzioni più importanti, dalla retrocamera per le manovre al navigatore, all’impianto audio B&O da 675 Watt con10 altoparlanti. Il tutto è completato dal sistema Sync 3, compatibile con gli smartphone Apple e Android, che consente di gestire dall’auto tutte le app presenti sul telefono.
La gamma di motori è destinata a essere ampliata già dalla prossima primavera, ma attualmente l’offerta è piuttosto completa. Le proposte sono tre, una riservata a chi apprezza i pregi dell’alimentazione a gasolio, con il nuovissimo quattro cilindri 1.5 da 100 cavalli, e due diverse configurazioni del 1.000 turbo a tre cilindri. Si tratta dell’EcoBoost, con potenze di 125 o 140 CV, un piccolo motore che si è fatto apprezzare al punto da conquistare più volte il titilo di Engine of the Year per le sue qualità di potenza e sobrietà nei consumi. Un’importante novità per il segmento è rappresentato dalla disponibilità di poter disporre di trasmissioni manuali o automatiche, ma anche della trazione integrale Intelligent All Wheel Drive in alternativa alle due ruote motrici, un sistema in grado di trasferire la coppia motrice fino al 50% al posteriore in caso di scarsa aderenza.
L’assetto è rialzato, come deve essere per una SUV progettata per procedere anche in fuoristrada, tuttavia questa caratteristica non si traduce in un eccessivo rollio in curva. Al contrario la guida risulta confortevole e divertente nel caso si scelga un’andatura più brillante. Il merito è delle sospensioni, ma anche dello sterzo preciso, che riescono a offrire un buon compromesso tra comfort e piacere di guida, il tutto condito da un’ottima visibilità, che deriva dalle grandi superfici vetrate e dalla posizione di guida alta. Il piccolo motore a benzina non è assolutamente una sorpresa, ha caratteristiche sorprendenti e in soli 1.000 cc concentra potenza ed elasticità che di norma richiedono cilindrate ben superiori, che può essere accoppiato al cambio classico manuale a 6 marce, come alla trasmissione automatica. Si fa apprezzare soprattutto l’erogazione, che non risente del ritardo di risposta del turbo e distribuisce la coppia che serve con il caratteristico suono “da frullatore”, tipico del tre cilindri.
Tutto da scoprire è invece il nuovo quattro cilindri diesel, che non tradisce le aspettative, con prestazioni adeguate al peso dell’auto e consumi che si mantengono su livelli ottimi. Nel complesso la rinnovata EcoSport dimostra di avere il fisico per difendersi in segmento affollatissimo e le sue doti migliori si trovano nell’abitabilità, nello spazio a disposizione per persone e bagagli, nel comfort generale e nella scelta di motori briosi, ma non per questo assetati di carburante. E, cosa importante, è pulito e risponde alle nuove normative, quindi chi decidesse di puntare su questo motore non inquina, contrariamente al terrorismo psicologico e alla guerra al diesel fatta da molte, troppem amministrazioni comunali.
Ultimo “dettaglio” fondamentale, Ford ha scelto di presentare la nuova generazione di EcoSport presso il Centro Spaziale “Piero Fanti” del Fucino, fiore all’occhiello di Telespazio, società controllata dal colosso italiano dell’alta tecnologia Leonardo. Si tratta del primo e più importante teleporto al mondo per usi civili. Il Centro, che è stato fondato nel 1963, conta oggi 170 antenne e 22 sale di controllo su 370.000 mq di superficie, garantendo servizi h24 ogni giorno dell’anno. Le attività svolte vanno dalle telecomunicazioni ai servizi televisivi e multimediali, dall’osservazione della Terra al controllo e gestione dei satelliti.
All’interno del Fucino ha sede, tra le altre cose, il Galileo Control Centre, un’infrastruttura di circa 5.000 mq, che gestisce la costellazione satellitare e la missione del programma Galileo: il sistema europeo di navigazione e localizzazione satellitare. Galileo, che oggi può contare su 22 satelliti già in orbita, sarà pienamente operativo nel 2020. Il sistema sarà in grado di fornire un servizio globale di posizionamento, caratterizzato da un’accuratezza mai ottenuta prima (nell’ordine di centimetri contro i metri del sistema GPS attuale).
“Il costante impegno di Ford per lo sviluppo di soluzioni innovative è la diretta espressione del principio della democratizzazione tecnologica, che, da sempre, porta a bordo delle vetture Ford dispositivi innovativi, in grado di incontrare le esigenze dei diversi utenti e rendere loro accessibili sistemi, come il SYNC 3 con Touch Navigation e l’Emergency Assistance, che utilizzano il segnale proveniente dai satelliti”, ha commentato Marco Alù Saffi, direttore relazioni esterne Ford Italia. “Quando si parla di tecnologia, per rimanere leader, è indispensabile, sapersi rinnovare continuamente, intercettando e anche anticipando il mutare delle esigenze degli utilizzatori. In questo senso, così come il Centro Spaziale del Fucino ha saputo rimanere leader nei decenni, attraverso continui investimenti nelle più moderne tecnologie, così l’EcoSport, fin dalla sua introduzione sul mercato, ha saputo cambiare se stessa, mantenendo la sua forte identità di SUV e modellandosi in funzione delle aspettative dei sofisticati clienti europei”.
Entro il 2018 Galileo sarà disponibile in ogni nuovo modello di veicolo in Europa e fornirà servizi di navigazione potenziati, consentendo anche l’uso del sistema di chiamata di emergenza eCall. I prezzi della rinnovata Ford EcoSport partono da 18.750 euro per l’allestimento Plus, e ogni successivo passaggio all’allestimento successivo richiede un sovrapprezzo di 3.250 euro. Nello specifico, le versioni disponibili sono tre: Plus, Titanium ed ST-Line.
Valerio Boni e Barbara Premoli