Poco prima dell’inizio dei test, presentata anche la Sahara Force India VJM11, con una nuova livrea gloss caratterizzata dai colori dello sponsor BWT rosa, magenta e argento. E il punto è proprio questo: non si tratta della nuova monoposto ma solo di un “fantoccio” con i colori e gli sponsor 2018. Sono stati Sergio Perez ed Esteban Ocon a tenere a battesimo la nuova monoposto, raggiunti da Nikita Mazepin, dal Chief Operating Officer Otmar Szafnauer e dal direttore tecnico Andrew Green. La livrea rinnovata dà un nuovo look dinamico pur proseguendo la tradizione del rosa introdotta nel 2017.
La VJM11 evolverà in modo considerevole nel corso del prossimo mese, come ha detto Andrew Green: “Il DNA ha ancora molto della macchina 2017. Tempo fa abbiamo preso la decisione che la specifica della presentazione sarebbe stata basata sulla macchina dello scorso anno, con la presenza delle novità richieste da regolamento. E’ un punto di partenza, un riferimento da cui introdurre i cambiamenti il prima possibile. In questo modo il nostro reparto aerodinamica avrà pi tempo per sviluppare la macchina per la prima gara in Australia, anziché dover preparare prima le parti per i test”.
Dopo due campionati consecutivi conclusi al quarto posto, il team resta determinato a consolidare la sua posizione nel 2018, come spiega il Team Principal Vijay Mallya: “Non vedo motivo per cui non dovremmo consolidare la nostra posizione e migliorare. La F1 è un ambiente duro e molto competitivo, ma siamo un team strutturato e abbiamo continuità in tutte le aree dell’azienda. Non diamo niente per scontato, ma saremmo delusi se quest’anno non lottassimo per i punti a ogni gara“. Per inciso, dopo tante discussioni e ipotesi, il team non ha cambiato nome e si chiama ancora Sahara Force India. E la macchina sollevata su due pneumatici messi lì così, anche se per ragioni fotografiche… stendiamo un velo pietoso su questo inizio che non è un inizio. Insomma, se ne sono viste anche in passato di presentazioni tarocche, ma questa le batte tutte! E ci spiace davvero molto per Sergio Perez.
Barbara Premoli