La stagione 2018 del Mondiale Superbike non poteva iniziare in modo migliore per Marco Melandri che in Australia, sul circuito di Phillip Island, ha portato il rosso Ducati per due volte sul gradino più alto del podio a coronamento di un fine settimana perfetto. Alle spalle del ravennate nella gara di oggi il Campione del Mondo in carica Jonathan Rea e, con una prestazione da incorniciare, il pilota non ufficiale Ducati Xavi Forés (Barni Racing Team).
Nel Campionato Mondiale Supersport il francese della Yamaha Lucas Mahias si conferma invece come l’uomo da battere, mentre la casa di Iwata monopolizza il podio grazie alle prestazioni dell’altro pilota ufficiale Federico Caricasulo e del privatista Randy Krummenacher. In entrambe le classi, grazie anche alle prestazioni assolute dei pneumatici Pirelli, sono stati realizzati i nuovi giri record della pista ad opera di Marco Melandri e di Sandro Cortese. Gara 2 del WorldSBK e la gara del WorldSSP di oggi si sono svolte effettuando un pit stop.
Giorgio Barbier, Direttore Racing di Pirelli Moto: “Pirelli ha preso atto della decisione di effettuare due gare con l’introduzione della regola del flag to flag e relativo pit stop obbligatorio che è stata presa da Dorna e FIM dopo aver sentito i pareri di piloti e rappresentanti dei team. Ci tengo a sottolineare come, in realtà, dagli incontri con i partecipanti di tutte le classi, non si sia levata una voce unanime in tal senso ma alcuni piloti erano favorevoli ad effettuare tutta la durata delle gare piuttosto che a ridurne semplicemente il numero di giri. In queste situazioni è giusto però che sia la voce della maggioranza a prevalere e pertanto si è deciso di procedere in tal senso. Dispiace sicuramente per quei piloti che hanno lavorato bene nella messa a punto della moto nei giorni che hanno preceduto il fine settimana di gare riuscendo a gestire bene l’usura dei pneumatici. Il tema delle pressioni per noi resta comunque un punto cruciale perché è chiaro che se un pneumatico non è gonfiato correttamente non può lavorare bene e questo, giro dopo giro, può innescare problemi, soprattutto in un circuito particolarmente critico e sensibile come quello di Phillip Island. Per questo motivo Dorna e la FIM in accordo con Pirelli a partire da questo round hanno implementato una procedura di controllo delle pressioni pochi minuti prima della partenza scegliendo a caso tra alcuni piloti. I primi dati fanno riflettere: su nove piloti controllati nelle tre gare del weekend, quattro erano al di sotto della pressione minima di 1,60 bar consigliata da Pirelli, l’organizzatore del Campionato ha comunicato che a partire dal round di Aragón i piloti che non rispetteranno le pressioni minime verranno sanzionati.”
In Gara 2 del WorldSBK la Ducati privata di Xavi Forés (Barni Racing Team) parte dalla pole position ma questo non è sufficiente a contenere Eugene Laverty (Milwaukee Aprilia), scattato dalla quinta casella, e Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) che già nel corso del primo giro riescono a sopravanzarlo. Nel corso del secondo giro anche Leon Camier (Red Bull Honda World Superbike Team) entra in gara e si porta in seconda posizione alle spalle di Laverty mentre Forés scivola in quinta posizione. Purtroppo al terzo giro Laverty scivola a terra, la testa della corsa viene presa da Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati) seguito da Xavi Forés e Jonathan Rea, quarto Michael Van der Mark (Pata Yamaha Official WorldSBK Team) e quinto il vincitore di Gara 1 Marco Melandri. Nel frattempo Rea supera i due piloti Ducati e si porta in testa ma sul rettilineo che porta all’arrivo Davies e Forés riescono a riprendersi le posizioni perse.
Il gruppo di testa è molto compattato con sei piloti racchiusi in meno di un secondo di distacco. Alla testa del gruppo si alternano Chaz Davies e Xavi Forés seguiti da Jonathan Rea, Marco Melandri e Michael Van Der Mark. Nel corso del decimo giro i primi a rientrare al box sono Forés, Rea e Van Der Mark, seguiti nel giro successivo dagli altri piloti. Al tredicesimo giro scivolata di Chaz Davies che è costretto ad abbandonare la corsa, nel frattempo anche dopo il pit stop Xavi Forés continua a guidare la gara tallonato a ruota da Jonathan Rea, Marco Melandri e Tom Sykes. Nel corso del quindicesimo giro Marco Melandri realizza il nuovo record della pista con il tempo di 1’30.848 migliorando di un decimo il tempo realizzato dal compagno di squadra Chaz Davies nel 2014. Al ventesimo giro Jonathan Rea passa in testa alla gara superando Xavi Forés che, poco dopo, viene sorpassato anche da Marco Melandri. Il finale è al cardiopalma: la Ducati di Marco Melandri è più veloce della Kawasaki di Jonathan Rea in rettilineo e il ravennate ne approfitta riuscendo a passare per primo sotto la bandiera a scacchi precedendo il nordirlandese della casa di Akashi per soli 21 millesimi di secondo. Ottimo terzo posto per Xavi Forés, primo tra i piloti dei team privati.
Alle ore 13.30 locali ha preso il via la prima gara dell’anno del Campionato Mondiale FIM Supersport con Lucas Mahias (GRT Yamaha Official WorldSSP team) in pole position. Il francese della Yamaha parte sùbito bene mantenendo la testa del gruppo, alle sue spalle Kenan Sofuoglu (Kawasaki Puccetti Racing) e il compagno di squadra Federico Caricasulo, seguiti da Luke Stapleford (Profile Racing) e Randy Krummenacher (BARDAHL Evan Bros. WorldSSP Team). Nel corso del primo giro Hikari Okubo (Kawasaki Puccetti Racing) lascia la corsa per un incidente mentre al terzo giro ad abbandonare è Anthony West. Nel frattempo Caricasulo si porta in seconda posizione superando Sofuoglu. Nel corso del quarto giro viene esposta la bandiera rossa per un incidente che coinvolge Soomer e Canducci. Alla ripresa nove giri da percorrere senza procedura di pit stop e con schieramento in base ai risultati ottenuti in Superpole®.
Lucas Mahias parte ancora una volta bene, alle sue spalle si piazza il suo compagno di squadra, Federico Caricasulo, e in terza posizione Randy Krummenacher che poco dopo riesce a soffiare all’italiano la seconda posizione salvo poi restituirgliela nuovamente. Nel corso del settimo giro lo svizzero riesce però a superare definitivamente l’italiano e a riconquistare la seconda posizione. In quarta posizione Sandro Cortese (Kallio Racing), in quinta Luke Stapleford. Alla fine il podio sarà prerogativa dei piloti Yamaha con il Campione del Mondo in carica Lucas Mahias che precederà sul traguardo Randy Krummenacher e Sandro Cortese che, dopo aver realizzato il nuovo giro record della pista in 1’33.072, riesce a soffiare il podio sul traguardo a Federico Caricasulo.
Redazione MotoriNoLimits