Il MAUTO Museo Nazionale dell’Automobile di Torino celebra lo stilista milanese Leonardo Fioravanti attraverso la mostra Rosso Fioravanti, curata da Giosuè Boetto Cohen e da Rodolfo Gaffino Rossi, in programma dal 23 marzo al 16 settembre. Nella storia del cinema c’è una slitta di legno, amata dal protagonista bambino, che finisce dopo tanti anni tra le fiamme di una stufa. Nella storia dell’automobile un altro slittino, in miniatura e d’argento, ispira il personaggio chiave, ma finirà nella bacheca di un museo, assieme a tanti ricordi. Quelli di Leonardo Fioravanti, l’ingegnere “con la matita rossa”. E lavorare con lui – lo racconta chi c’era – non è mai stato uno scherzo.
Fioravanti ha disegnato, per la Pininfarina, almeno sei Ferrari che sono entrate nella storia. La Daytona, è considerata un capolavoro assoluto. La 308 ha decuplicato le vendite di un modello. E poi ne ha “gestite” molte altre – citando le sue parole – dalla scrivania dirigenziale. Enzo Ferrari lo ha chiamato a Maranello nel 1987 come direttore generale. Poi la Fiat, poi la sua propria azienda. Lì ha progettato (quasi) libero da vincoli, guardato lontano, si è divertito a fare ciò che ama, per un altro scorcio di secolo. Le sue idee, le sue competenze sono garantite da decine di brevetti. Un ingegnere-designer quindi, un tecnico con il talento della mano libera, che dà una forma affascinante ai contenuti, alle intuizioni, alla tecnologia innovativa. E alle prestazioni da brivido. Perché l’ingegnere-designer è anche pilota: la sirena della velocità, l’atmosfera tutta delle corse lo hanno attratto fin da ragazzo.
Questa mostra racconta una vita fortunata, consacrata all’automobile. Dai disegni – non tanto ingenui – delle scuole medie alle ricerche universitarie, dal primo colloquio in Pininfarina ai progetti recenti della Fioravanti Srl. È dedicata ai giovani che, anche in tempi tanto diversi, hanno il talento e la determinazione per seguirne le tracce.
Redazione MotoriNoLimits