Dal 1° gennaio 2028 tutta la gamma passeggeri Toyota è completamente Diesel Free. Ad Aygo, C-HR e Prius si aggiungono anche Yaris, Auris e RAV4,
su cui non saranno più disponibili motorizzazioni diesel. L’obiettivo è quello di ridurre notevolmente l’impatto di polveri sottili e NOx sull’ecosistema e sulla salute delle persone. Inoltre tutti i modelli citati (a eccezione al momento di Aygo) saranno disponibili in versione ibrida.
Questa decisione conferma la volontà di Toyota di portare avanti il processo di elettrificazione delle proprie auto, alla base dell’obiettivo di arrivare a vendere entro il 2030, oltre 5,5 milioni di vetture elettrificate l’anno, incluso un milione di veicoli a zero emissioni (BEV, FCEV). Questo importante risultato a medio termine rientra nel più ampio Environmental Challenge 2050, la grande sfida Toyota che mira a ridurre l’impatto che proviene dalla produzione e circolazione delle auto, puntando alla piena sostenibilità dell’intero ciclo di vita di una vettura.
L’anno 2017 appena terminato ha confermato risultati da record per l’ibrido, che si conferma la scelta inevitabile per un numero sempre maggiore di persone (+71% rispetto al 2016).
Sono infatti 180.000 gli italiani che hanno scelto l’ibrido Toyota e Lexus (oltre il 60% del totale delle vendite del gruppo). I risultati di vendita registrati nel 2017, vedono superare la soglia delle 89.000 vetture vendute, volume che non si toccava dal 2008, ultimo anno prima della recessione che ha colpito il mondo intero. Accanto alle motorizzazioni ibride, resteranno disponibili le sole unità benzina (1.0, 1.2 e 1.5) sui segmenti delle piccole e delle compatte. Il brand Lexus, precursore della strategia Full Hybrid in Italia, conferma la strategia 100% Self Charging Hybrid, puntando al consolidamento dei risultati e alla crescita delle vendite nel biennio 2018-2019. Il 2017 si è chiuso anche per Lexus con il risultato di oltre 4.000 unità vendute, record assoluto annuo in Italia. Restano esclusi dalle strategie indicate i veicoli fuoristrada e commerciali: Hilux, Land Cruiser, Proace e Proace Verso.
CONSIDERAZIONI: Il mercato darà anche ragione a Toyota, ma noi continuiamo ad avere dei dubbi: ci sembra, infatti, che in questo modo si sostenga una tesi (politica) del tutto errata e fuorviante, ovvero che i diesel siano l’origine di tutti i mali legati all’inquinamento. E così, quando salgono i dati delle polveri sottili, i Comuni fanno scattare i blocchi del traffico, fermando in primis le auto diesel, anche Euro4, cosa sicuramente più facile della verifica degli impianti di riscaldamento dei loro stessi palazzi o delle loro case popolari. E poi, cari amici di Toyota Italia, scusate ma tanto sbandierare la svolta “Diesel Free” e poi invece fuoristrada e commerciali a gasolio vanno bene? Una Yaris inquina e una Land Cuiser no? Qualcosa non torna, o forse sì, dal punto di vista del business. L’ibrido non è una scelta inevitabile, se Dio vuole possiamo continuare a scegliere di viaggiare esclusivamente a benzina o a diesel, puntando su altri brand. Ecco, appunto, scegliere: perché lo slogan “la scelta inevitabile” esclude di per sé la possibilità di scelta e quindi di libertà.
Barbara Premoli