Bernie Ecclestone spara a zero contro Liberty Media e il team più famoso della F1, la Ferrari. La stagione 2017 è stata la prima dell’87enne al di fuori dello sport, che ha fatto solo qualche rara apparizione in alcuni GP, non invitato da Carey ma dagli organizzatori. Al momento Liberty Media si sta consultando con i costruttori sulle regole dei motori per il 2021, ma secondo Ecclestone l’unico modo per gestire la baracca è quello dittatoriale: “La democrazia non abita in F1“, ha detto al decano dei giornalisti di F1 Roger Benoit che gli ha fatto visita nella sua piantagione di caffè in Brasile. “I nuovi proprietari lo capiranno presto, perché finora non si sono visti risultati“.
Poi è arrivata la stoccata alla Ferrari, dopo le minacce di Sergio Marchionne di lasciare la F1 proprio per i programmi di Liberty Media su motori e budget cap: “Il solito vecchio gioco“, ha detto Ecclestone. “Se non vinconto, il solito panico. Max Mosley e io potremmo fare una lunga lista di tutte le volte che abbiamo aiutato la Ferrari, ma loro negano sempre“. Quando sentiamo queste cose ci sorge spontanea una domanda: se è tutto vero, perché Ecclestone non tira fuori le prove di questi famosi aiuti? In fondo sarebbe la cosa più semplice da fare. O forse anche questo fa parte del “solito vecchio gioco“. Tutti che minacciano di raccontare o scrivere libri ma poi morire se ce n’è uno che lo fa…
Barbara Premoli